Eterna impermanenza

Eterna impermanenzaE’ stata inaugurata in occasione del Festival Filosofia di Modena, la retrospettiva dedicata al controverso fotografo americano Walter Chappell (1925-2000). Poco diffuse perché celebrative dell’intimo legame tra uomo e natura, in qualche caso giudicato troppo esplicito, le fotografie di Chappell possiedono una forte carica spirituale, una capacità di trascendere la realtà oggettiva. Chappell modellò la propria intima percezione del mondo negli anni cinquanta e sessanta, segnati in Occidente dalla riscoperta dell’importanza dello spirito e dalla necessità di ritrovare il legame perduto dall’essere umano con la natura.

Eterna impermanenzaRitrasse il corpo, rivelandone i difetti e ogni suo impercettibile dettaglio, per riportare l’attenzione verso quella superficie quasi dimenticata, ma che costituisce la materia visibile e tangibile dell’uomo. Materia però permeabile, come la corteccia lo è per un albero, che rivela l’invisibile grazie ad un approccio intimista, indagatore dello spirito. La stessa attenzione è dedicata alla natura, che comprende l’uomo e non lo allontana ma ne ricorda la presenza. Tutto è accomunato da quell’ “eternal impermanence” che dà il titolo alla mostra, dal flusso vitale che attraversa ogni essere vivente e che Chappell fu in grado di percepire e rendere eterno nella propria fotografia. L’amore, tema del festival filosofico appena concluso, è motore di questa energia cosmica, possiede l’immensa responsabilità dell’origine della vita.

Eterna impermanenzaNegli scatti di Chappell è il corpo nudo a rappresentarlo, è la materia palpabile in continuità con l’essenza sensibile. E conserva lo stesso rapporto nei confronti dell’ambiente: la superficie dell’acqua, la crosta delle rocce, la buccia delle piante, qualsiasi  aspetto naturale è paragonato alla pelle umana. Come l’essere umano è dotato di spirito, la natura possiede un intimo invisibile la cui presenza è stato in grado di rivelare.  Walter Chappell fece di questa assidua ricerca introspettiva la missione della propria arte come della propria vita. Conducendo un’esistenza lontana dalla civiltà ed in completa immersione nella natura, si concentrò sui principi spirituali che muovono il mondo. Vide nella moglie la capacità di dare la vita e questa concretizzarsi nei figli. L’amore, il sesso, il corpo sono emblema della nostra appartenenza alla terra. Chappell è stato l’asceta in grado di rivelarci attraverso la fotografia l’incredibile energia vitale, pulsante e potentissima che è in ogni creatura.

WALTER CHAPPELL

Eternal Impermanence

13 settembre – 2 febbraio 2014

Ex Ospedale Sant’Agostino
Largo Porta Sant’Agostino, 228
41121 Modena, Italia

Anna Vittoria Zuliani

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