Nubi sul “cantierone” bolognese che da più di un mese vede lavori in corso tra le centralissime vie Rizzoli e Ugo Bassi. Oggi va infatti registrata una fumata nera al vertice tra il sindaco di Bologna Virginio Merola, i sindacati e Coop Costruzioni. L’azienda, hanno fatto sapere gli esponenti della Cgil all’uscita, ha confermato i 200 esuberi (su un totale di 400 dipendenti) a partire dal 7 maggio. L’assemblea dei lavoratori, riunitasi per discutere dei licenziamenti, ha deliberato quaranta ore di sciopero di cui otto da fare già lunedì, in occasione del primo tavolo di crisi della Città metropolitana. Il che riguarda anche i cantieri di via Ugo Bassi e via Rizzoli, che a questo punto subiranno rallentamenti nella tabella di marcia dei lavori.
“Al momento non c’è alcuna apertura da parte di Coop costruzioni”, è la dichiarazione del segretario della Fillea-Cgil di Bologna Maurizio Maurizzi al termine dell’incontro. “Apprezziamo tantissimo il tentativo del sindaco di riavvicinare le parti, ma per il momento niente passi in avanti”.
“Nessuna apertura” da parte di Coop costruzioni, conferma la segretaria della Filca-Cisl, Cristina Raghitta. ora i sindacati incontreranno i lavoratori per valutare le prossime mosse. Di pochissime parole il presidente della Coop costruzioni, Luigi Passuti: “È stato un incontro tutto sommato abbastanza positivo, però vedremo nei prossimi giorni”.
Il cosiddetto cantierone, detto anche “BoBo” (Bologna per Bologna), è partito il 2 febbraio scorso e la durata prevista è di almeno 10 mesi. L’obiettivo principale consiste nella ripavimentazione stradale e complessiva riqualificazione dello spazio urbano di via Rizzoli e via Ugo Bassi. Accanto ai previsti disagi per la circolazione, gli scavi e la rimozione della vecchia pavimentazione hanno consentito di portare alla luce alcune vestigia archeologiche della Bologna più antica.
Ma il problema, a questo punto, riguarderà più che altro i tempi.