Paolo Ghezzi è Assessore della giunta del Sindaco Marco Filippeschi a Pisa, dove riveste sia la carica di Vicesindaco che quella di Assessore agli affari generali, turismo, ai parchi, al verde pubblico, protezione civile e qualità della città. È stato eletto con una lista civica. É un ingegnere, classe ’63, è docente al Sant’Anna. E’ stato vicepresidente dei giovani industriali. Per Stamp Toscana abbiamo raccolto i suoi commenti a questa estate pisana 2014. Poco calda ma vivace.
Vice Sindaco l’abbiamo vista a San Rossore con la fascia tricolore durante l’evento dell’Agesci, cosa ci racconta di quella manifestazione? Che cosa l’ha particolarmente colpita?
“Mi ha colpito il desiderio di 32 mila giovani di ragionare insieme di futuro, di valori, di partecipazione attiva alla costruzione del paese. Quello che e’ uscito da San Rossore, ma che si puo’ estendere ad altri ambiti, e’ senza dubbio un messaggio molto positivo che sa testimoniare la capacità dei nostri ragazzi di rappresentare una risorsa indispensabile per la costruzione di una comunità rinnovata nello spirito e nelle speranze. E’ una iniezione di fiducia e ottimismo cui penso si debba guardare anche in prospettiva”.
Ha parlato con Renzi che cosa vi siete detti?
“Abbiamo condiviso lo sforzo che il governo sta portando avanti per avviare l’indispensabile cambiamento e le riforme di un Paese che ha bisogno di giovani motivati e preparati. Entrambi siamo convinti che serva una Italia che abbia fiducia e motivazioni profonde per costruire prosperità ed equità sociale partendo dai tanti elementi positivi che la caratterizzano. Pessimismo e demotivazione non fanno per noi”.
Pensa che eventi come il raduno scout possano essere replicati negli anni a seguire?
“Difficile pensare ad un evento analogo sia per dimensioni che per sforzi organizzativi che lo hanno caratterizzato. Certo il Parco, pur tenendo ben presenti le fragilità che lo caratterizzano, deve diventare sempre di più un ambiente da vivere e da condividere. E’ un patrimonio da valorizzare anche in ottica di promozione turistica. Se, con intelligenza e senso del limite, sapremo aprirlo sempre di più ad occasioni di incontro e condivisione avremo fatto il bene dell’area protetta senza snaturarne la finalità per cui è stata creata”.
Lei è impegnato anche nella promozione del litorale, partiamo dalla kermesse di Marenia?
“”Marenia e’ un contenitore di intrattenimento che quest’anno mi pare di poter dire abbia intrapreso una nuova strada virtuosa con oltre 200 eventi da giugno fino a Settembre. Ai soggetti firmatari del protocollo costitutivo, si sono aggiunti contributi eccellenti che hanno voluto condividere il percorso: Università, Parco, Porto, Golf Tirrenia, Navicelli, Alfea, CUS Pisa, Telethon e tanti altri. Eventi di qualità per tutti i gusti e per tutte le età, dal gruppo Sonics a Side Circus, con un evento di richiamo internazionale come il concerto di Manu Chao che ha portato 12.500 persone sul litorale. Un occasione eccellente per promuovere il marchio Marenia fuori dai confini locali”.
L’Italia è in crisi, meglio dire in piena recessione, il clima durante quest’estate è stato inclemente e non ha certo favorito le strutture del litorale e ilr rilancio del turismo, qual’è la situazione attuale?
“Una situazione difficile più che per il numero di presenze sul litorale, per il mancato indotto nelle strutture balneari. L’assenza di sole e di una stagione estiva vera e propria ha prodotto un calo drastico nelle consumazioni e nella spesa che caratterizza lo stare in spiaggia o la voglia di passare una serata d’estate al ristorante guardando il mare. Anche in questo senso le tante occasioni create con il cartellone di Marenia sono venute incontro, almeno in parte, alle difficoltà degli operatori dovute all’inclemenza del meteo”.
Sappiamo benissimo che non esiste una bacchetta magica, purtroppo, ma quali sono secondo lei le strategie e gli indirizzi da percorrere?
“Dobbiamo investire in capacità di proposta turistica e in qualità nell’accoglienza e farci trovare pronti non appena sarà avviata una ripresa economica soprattutto con effetti sul turismo italiano. Dobbiamo competere con molte realtà italiane e straniere ma il litorale pisano e’ sostanzialmente bello con ampie spiagge e molto verde e soprattutto con una città d’arte ed un Parco Naturale a pochi minuti di distanza. Ecco quindi che serve un lavoro congiunto tra pubblico e privato capace di valorizzare i punti di forza della nostra proposta turistica e del nostro territorio scrollandosi di dosso la tendenza al lamento che troppo spesso ci caratterizza”.
Ci sono novità nell’investimento turistico di Pisa?
“Per prima cosa citerei l’inaugurazione dei percorsi turistici con totem multimediali capaci di offrire servizi ai turisti. A riprova della loro funzionalità basta ricordare che in sei giorni sono state visitate oltre 40.000 pagine su 6 dei 14 schermi disponibili in città. Poi l’apertura da parte del comune di Pisa del nuovo punto informativo in piazza del Duomo: 200 metri quadrati di servizi e indicazioni per i milioni di turisti che anche in agosto hanno invaso la città. Proprio questa presenza massiccia di turisti in città dovrebbe, poi, suggerire una maggiore attenzione degli operatori commerciali che dovrebbero garantire l’apertura diffusa di negozi, bar e ristoranti così come si conviene ad una città che abbia ambizioni di lancio sul mercato turistico”.