Esplosione pacco-bomba, stabili le condizioni dell’artificiere ferito

Firenze – Ci ha rimesso la funzionalità dell’occhio destro, che è stato ricostruito con esiti tutti da verificare, e la mano sinistra, l’artificiere della polizia che ieri, appena ha cominciato ad esaminare il pacco bomba lasciato in una sporta della spesa davanti a una libreria in via Leonardo da Vinci a Firenze, è stato investito da una forte deflagrazione. Una nota diffusa dall’azienda ospedaliera di Careggi informa che le condizioni del sovrintendente di polizia ferito dallo scoppio sono stabili. Il paziente è ricoverato nella terapia intensiva del CTO dell’Ospedale ed è sedato come come da prassi a seguito di interventi chirurgici. La prognosi rimane riservata per il completamento delle attività diagnostiche successive agli interventi eseguiti e al relativo percorso assistenziale.  Ieri è stato operato per gravi lesioni da scoppio alla mano sinistra e all’occhio destro, per il quale non è ancora possibile valutare una eventuale funzionalità. L’artificiere, 39 anni, è sposato e ha due figli. Sembra che l’ordigno, di fattura artigianale, ma che ha provocato un’esplosione piuttosto forte, avesse il timer, puntato sulle 5, collegato con dei cavi elettrici all’esplosivo. La borsa era stata notata da un agente della Digos, verso le prime ore della mattina di ieri, domenica 1 gennaio 2017, che si era insospettito anche perché la libreria è vicina all’organizzazione di estrema destra Casapound. Un obiettivo “sensibile”, verso cui erano già state fatte giungere minacce nei mesi scorsi.

La procura di Firenze ha immediatamente aperto un’inchiesta, a capo delle indagini c’è il procuratore Giuseppe Creazzo. Le indagini si sono orientate verso la pista anarchica, nonostante la delicatezza del caso consigli il massimo della prudenza. Al momento non c’è nessuna rivendicazione, ma la questura fiorentina non nutre dubbi sulla natura  politica del gesto. Perquisizioni sono scattate a Firenze e in  Toscana.

Immediata la condanna trasversale del gesto da parte di tutte le forze politiche, si mobilita anche la città, infatti ieri sera, su Ponte Vecchio, è stata proiettata la scritta “no violence, no terror” contro l’attentato di Istanbul e l’ordigno esploso a Firenze. Ed ecco quanto ha dichiarato il sindaco Nardella a poche ore dal fatto di ieri mattina:  “Condanno duramente quanto avvenuto stamattina a Firenze: si tratta di un episodio gravissimo e senza alcuna giustificazione. All’agente ferito va la solidarietà mia e dell’intera città. I colpevoli devono essere presto assicurati alla giustizia. Firenze è città di pace e non è rappresentata da orrori di questo genere”.

“Piena solidarietà al lavoratore delle forze dell’ordine, e alla polizia, per quanto avvenuto oggi a Firenze. Quanto successo è inaccettabile, un pessimo inizio d’anno. Siamo e saremo vicini al lavoratore ed alla sua famiglia. Auguriamo buon lavoro alle forze dell’ordine nella ricerca dei responsabili”, è  il messaggio di solidarietà della senatrice di Sinistra Italiana Alessia Petraglia.
Condanna durissima anche da parte degli esponenti di Firenze riparte a Sinistra, che ribadiscono che non è “mettendo a rischio la vita del personale delle Forze dell’ordine o chiunque cittadino fosse passato per strada che si combatte il riaffiorare di nostalgici fascisti o chi la pensa diversamente e vorrebbe sopprimere con la forza qualsiasi protesta, ma è solo culturalmente che si dimostra la forza delle proprie idee e delle proprie battaglie. Oggi è una giornata triste per Firenze e chi compie gesti di questo tipo non può che ricevere la nostra più ferma presa di distanza e sappia che i valori dell’antifascismo non vedranno mai da parte nostra un arretramento anche di un sol centimetro ma non potremo mai accettare atti di violenza come questo. L’uso della violenza per imporre le proprie idee e posizioni non è di sinistra e neppure antifascista: non è un metodo che valga negli scenari internazionali e neppure in ambito nazionale”, concludono Tommaso Grassi, Donella Verdi e Giacomo Trombi del gruppo in Palazzo Vecchio insieme ai consiglieri cinque Consigli di Quartiere di Firenze.
Allargano la reazione i rappresentanti di Fratelli d’Italia Francesco Torselli, coordinatore regionale e capogruppo in consiglio comunale a Firenze, e Giovanni Donzelli, il coordinatore dell’esecutivo nazionale e capogruppo in Regione:  “La prima cosa da fare in questi casi è senza alcun dubbio quella di esprimere la massima ed incondizionata vicinanza all’agente di polizia rimasto gravemente ferito mentre svolgeva il proprio lavoro. A lui ed alla sua famiglia vanno gli auguri più sinceri da parte nostra e di tutta la Comunità umana di Fratelli d’Italia. Detto questo – concludono Torselli e Donzelli – vogliamo rivolgerci alle istituzioni cittadine ed in particolare al sindaco di Firenze, affinché la smettano di fingere di non vedere che a Firenze esiste un serio problema politico con certi ambienti vicini alla sinistra radicale. Dalle bombe carta contro le sedi dei movimenti politici di destra, alle molotov contro le caserme dei carabinieri, alle aggressioni mirate. Non bastano più parole e le prese di distanza, servono fatti concreti, prima che il clima degeneri ulteriormente“. Infine, Fratelli d’Italia esprime solidarietà “alle ragazze ed ai ragazzi che animano e gestiscono la libreria contro la quale era stata sistemata la bomba di stanotte”.
Gravissimo e intollerabile – definisce l’episodio Cristina Scaletti, consigliera comunale di La Firenze Viva – un atto inammissibile da condannare duramente che ha insanguinato la nostra città.  Non è purtroppo il primo attentato a chiara matrice politica: non più di un anno fa un’altra libreria vicina a Casapound era stata presa di mira con una bomba-carta.  Massima condanna personale e sociale a questo orrore e piena solidarietà al poliziotto gravemente ferito mentre svolgeva il suo lavoro e alla sua famiglia.  Coloro che hanno compiuto questo atto criminale devono essere prontamente consegnati alla giustizia e la condanna verso il gesto e i suoi responsabili deve essere unanime senza se e senza ma”.
Unanime condanna anche da Forza Italia, che, oltre alla solidarietà all’agente rimasto ferito, lancia un allarme per il “clima politico che si respira in città” definito “preoccupante”, come dal Pd, che, nel comunicato diramato a nome del gruppo consiliare comunale aggiunge: “Firenze, città di pace e di dialogo, non ha paura e dice un forte no alla violenza”.
II ministro dell’Interno Marco Minniti ed il capo della polizia Franco Gabrielli sono giunti oggi 2 gennaio al Cto dell’ospedale fiorentino di Careggi per fare visita all’artificiere. Con loro anche il questore di Firenze Alberto Intini, dirigenti e funzionari della questura, il prefetto di Firenze Alessio Giuffrida ed il procuratore della Repubblica Giuseppe Creazzo.

 

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