Esplosione al porto di Livorno, muoiono due operai

Livorno – Un forte botto, un ‘esplosione che si sente in tutta la città, annuncia la sciagura accaduta poco prima delle 14.00 al porto di Livorno, dove un serbatoio è esploso e due operai, che sembra stessero svolgendo lavori di manutenzione, sono morti. Il serbatoio esploso, il numero 62 all’interno del deposito Costiero Neri, all’accosto 29 del porto, è piegato dall’enorme forza sprigionata dall’esplosione, nonostante giunga la notizia che fosse stato svuotato. Il serbatoio si è inclinato appoggiandosi a un altro, mentre i vigili del fuoco, accorsi sul posto insieme agli operatori del 118, hanno verificato che non dovrebbero esserci altre criticità. 

Gli operai, che erano due, uno di 52 e l’altro di 25 anni, sono ad ora le uniche vittime mentre sembra che notizie che erano corse subito su altri feriti siano smentite, nonostante lo spostamento d’aria, che ha investito altri operai della zona cui ha prodotto contusioni lievi e ferite leggere. Delle due vittime, uno è stato investito dall’esplosione ed è morto sul colpo, mentre l’altro, ancora in vita quando sono arrivati i soccorsi, è morto poco dopo nonostante i disperati sforzi compiuti dai sanitari per scongiurare il decesso. Entrambi sono dipendenti della Labromare, società che si occupa di bonifiche.

Quanto alla dinamica dell’incidente, potrebbe, secondo una prima ipotesi, essere rimasta una sacca di gas nella cisterna svuotata, che sarebbe bastata per provocare l’esplosione. Non c’è stato incendio, segno tangibile che il serbatoio era vuoto. La zona è stata evacuata. Immediate le manifestazioni di solidarietà, che provengono da tutto il mondo della politica. “Giorno orribile per il  in . Un bollettino di guerra”, si legge nel tweet del governatore Enrico Rossi che si appresta a recarsi a Livorno. 

Profondo cordoglio e vicinanza ai familiari delle vittime da parte del presidente della Provincia, Alessandro Franchi, che appresa la notizia del terribile incidente dice: “Una tragedia che ancora una volta interroga le nostre coscienze sulle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro, sulle quali occorre porre la massima attenzione.  Mi stringo alle famiglie delle vittime, auspicando che sulle cause del disastro si faccia luce il più presto possibile”.

“L’esplosione al porto di Livorno, l’incendio alla Sanac di Massa, l’operaio colpito a Terranuova Bracciolini – commenta il segretario regionale della Cgil Mauro Fuso – in casi e modalità differenti, ancora morti e feriti in una delle giornate più nere per il lavoro in Toscana, che ci costringe a una terribile contabilità di chi si fa male o muore mentre svolge il suo lavoro. Esprimiamo profondo dolore per quanto accaduto e vicinanza alle famiglie delle vittime. Serve un salto di qualità nella battaglia per la salute e la sicurezza sul lavoro, e chiediamo la convocazione dell’apposito tavolo regionale. Il tema dei controlli, delle ispezioni, del rispetto delle norme deve assillare istituzioni, enti e imprese. Anche la Cgil è impegnata a valutare le dinamiche di questi incidenti e soprattutto a individuare soluzioni adeguate affinché non si ripetano”. I sindacati intanto hanno proclamato per la giornata di domani una giornata di sciopero e una fiaccolata.

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