Esorcismo di Natale

Il clero reggiano all’attacco: sabato in cattedrale rito spettacolare ed apotropaico per cercare di fermare le stragi putiniane. Come nelle tregua natalizia del 1914 quando inglesi e tedeschi nelle Fiandre intonarono assieme cori di festa facendo tacere le armi. Staremo a vedere se si riuscirà nell’intento e Putin smetterà di bombardare a tappeto il povero popolo ucraino
Controffensiva putiniana: un Babbo Natale ortodosso consegna allo zar un antico testo che esorcizzi l’esorcismo, insomma è una battaglia rituale e liturgica

La tregua di Natale. Il miracolo della Notte Santa del 1914″: un evento di parole e musica organizzato dalla Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla in occasione del Natale, che si terrà sabato alle 20,45 nella Cattedrale di Santa Maria Assunta.

 

“Tenendo conto del tempo che stiamo vivendo – ha detto il vicario generale della Diocesi, monsignor Alberto Nicelli – con un terribile conflitto vicino a noi, abbiamo pensato che ci fosse bisogno di un forte messaggio di pace”. La serata propone, dall’elaborazione dei testi storici di Emanuele Ferrari, la lettura del racconto della notte di Natale del 1914 sul fronte occidentale della Grande Guerra, nelle Fiandre, quando le opposte truppe tedesche e inglesi abbassarono le armi e iniziarono dalle trincee a cantare insieme. In quella notte di guerra l’esigenza di vivere la nascita di Gesù era più forte di ogni altra cosa.

Voci recitanti dell’allestimento sono Monica Morini e Bernardino Bonzani, a cui fanno da contrappunto brani musicali eseguiti da Giovanni Mareggini al flauto, Davide Burani all’arpa, Davide Gaspari al violino, Giovanni Picciati al clarinetto e Silvia Sciolla al violoncello.

Il Vescovo Morandi in Vaticano riceve direttamente da Papa Bergoglio l’incarico di tentare un esorcismo nei confronti di Putin (satira)

“Questo testo mi fu proposto alcuni anni fa e mai come ora mi è sembrato importante presentarlo al pubblico per l’evento natalizio in Duomo – ha raccontato Giovanni Mareggini, direttore dell’istituto musicale diocesano. – L’ho proposto a Monica Morini, che ha accolto subito il progetto. Le musiche scelte, oltre ad “Astro del ciel” che è proprio il brano cantato dai militari quella notte santa del 1914, sono state attinte dal repertorio italiano ed europeo di inizio ‘900, prediligendone non l’aspetto virtuosistico ma piuttosto meditativo. Tra questi c’è anche una composizione dell’ucraino Azarashvili, che conclude la serata”.

Parole e musica che si intrecciano per ricordare il valore assoluto della pace. “Quando ho letto per la prima volta il testo di Emanuele Ferrari mi sono commossa moltissimo – ha confidato Monica Morini. – Una commozione che è andata oltre le lacrime e mi ha trasmesso quanto è necessario che ci muoviamo tutti insieme lavorando per la pace. Quello che accadde nella notte di Natale del 1914 è un miracolo che la forza della musica e il bisogno di pace hanno reso possibile, superando ogni paura. Una tregua che ha inizio con un canto”.

L’ingresso è libero e gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili. Non è necessaria la prenotazione.

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