Firenze – Concluse circa cinque minuti fa le operazioni dello sgombero di via Baracca 48, dove l’ultima famiglia sta impacchettando le proprie cose, mentre le forze dell’ordine stanno attendendo il completo svuotamento dell’immobile, in cui avevano trovato rifugio alcuni nuclei famigliari che stamattina hanno subito lo sgombero. Si tratta di circa 12 famiglie per un’ottantina di persone con molti minori. Il blocco del traffico operato dalle forze dell’ordine si è prolungato fino al 18 di via Baracca, dove si trova una sede di IAM, i cui componenti in allerta si sono portati sul tetto della sede.
Intanto, dalla Rete Antisfratto e da SPC giunge una nota rispetto all’episodio che si sta consumando oggi: “Un attacco al diritto all’abitare grave, che arriva in maniera improvvisa e pericolosa per la tenuta sociale della città. Stiamo seguendo la vicenda direttamente sul posto, preoccupati che grandi proprietà private possano decidere di mettere in strada delle persone e dei minori a dicembre, per poi speculare sull’edificio”.
“Chiederemo conto all’amministrazione – continua la nota – nel frattempo la città è bloccata e delle persone si trovano senza un luogo dove dormire e vivere. Il comune di Firenze si ritrova a gestire in modo emergenziale casi di fragilità e situazioni complesse”.
Circa la sistemazione degli sgomberati, dalle prime notizie che filtrano, sembra che per i singoli si aprano le porte dell’emergenza freddo, mentre le famiglie potrebbero essere ricoverate per almeno un mese alla Pertini.
“Lo sgombero si è svolto senza disordini e la fuoriuscita delle persone è avvenuta senza l’uso della forza – si legge in una nota appena diramata dall’amministrazione – lo sgombero è iniziato intorno alle 9 e si è concluso intorno alle 17.30. Al termine delle operazioni, l’edificio è stato messo in sicurezza”.
I Servizi sociali, fa sapere l’assessore Andrea Vannucci ringraziandoli , sono intervenuti in via Baracca valutando i singoli casi e trattando le situazioni più delicate per garantire l’accoglienza ai soggetti più fragili. Le operazioni di sgombero, continua Vannucci, “sono avvenute all’insegna della collaborazione istituzionale, grazie alla quale siamo riusciti a dare accoglienza alle persone fragili, anche grazie alla collaborazione delle realtà del terzo settore che sono intervenute”. Le persone in condizioni di fragilità (per un totale di 45, compresi i minori) sono state accolte dai Servizi sociali mentre gli altri hanno trovato soluzioni autonome.
Nel pomeriggio si è tenuta un’assemblea pubblica lanciata dallo IAM, molto partecipata, nei pressi di piazza Puccini, a pochi metri dalla sede dello IAM, i cui membri hanno temuto di essere a loro volta sotto sgombero. La zona risultava isolata, dal momento che, per eseguire lo sgombero di via Baracca 48, sono state bloccate non solo la via principale ma anche tutte le vie di accesso: dalle 10,30 circa la circolazione è stata interdetta da via Baracca nel tratto compreso tra Carissimi e piazza Puccini, mentre per i veicoli in entrata città è in corso una deviazione su via Ulivelli per restare su via di Novoli oppure su Miccinesi direzione Cascine. Per i veicoli in direzione piazza Puccini deviazione obbligatoria all’altezza di via Toselli su via Ponte alle Mosse o su via Doni e quindi viale Redi. I provvedimenti si sono protratti per tutta la giornata.
Una nota di solidarietà alle famiglie sgomberate è stata diffusa da Potere al Popolo di Firenze: “Oggi una settantina di persone hanno subito uno sgombero in Via Baracca, da un palazzo abbandonato, che era stato restituito dagli occupanti a una finalità sociale . Il Pd scende in piazza con le sardine e contro l’odio, ma il giorno dopo continua la quotidiana guerra ai poveri. Che alternative vengono offerte a queste famiglie? E a coloro che sono ancora in attesa di una casa popolare? Se si vuole sconfiggere l’odio – continua la nota – bisogna attuare serie politiche di redistribuzione della ricchezza. Anche a Firenze, nella cui provincia ci sono 120 sfratti al mese”.