‘Mettere al centro oggi l’art.18 e’ un errore di strabismo reale”. Vasco Errani, presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, lo ha detto in Assemblea legislativa a Bologna, precisando che nel lavoro ”il primo problema oggi in Italia e’ il 40% di giovani disoccupati, la precarieta’ e i cinquantenni” spesso espulsi definitivamente dal ciclo produttivo.
Questo non significa per Errani che non servano riforme, anzi, ”bisogna avere il coraggio – ha aggiunto – di rimettere in discussione tutte le rendite di posizione”. Ma serve ”un sostegno alla stabilizzazione, primo problema per i giovani e per le donne”. E ”premiando l’inserimento delle figure professionalizzate ai livelli piu’ alti, a partire dai laureati, perche’ c’e’ troppa differenza tra la formazione compiuta e il lavoro che i giovani trovano”.
Ed ”e’ fondamentale – per Errani – costruire relazioni industriali basate sulla capacita’ di fondare un nuovo patto sociale, fuori dalla logica unilaterale”. Un nuovo patto che contenga ”la qualita’ del lavoro, la tutela dei diritti e la qualita’ dell’impresa”, una ”sintesi che si colloca a un livello alto”