Firenze – Un nuovo piano per la salvaguardia della nostra costa, una serie di interventi in sette anni e per i primi 3 anni un finanziamento di 25 milioni di euro. Le linee guida del programma di recupero e riequilibrio per contrastare l’erosione delle spiagge toscane da nord a sud sono state illustrate in giunta dall’assessore all’ambiente, Federica Fratoni.
Il nuovo piano sarà reso operativo con una apposita delibera entro il mese di aprile. La nuova programmazione è basata su interventi con finalità di ripristino strutturale dei tratti in erosione, vedrà ripascimenti strutturali, ripascimenti protetti (con strutture dal basso impatto ambientale), manutenzione e attività di studio e monitoraggio dal 2016 al 2023 e sarà data priorità ai progettti cantierabili.
Cronoprogramma interventi strutturali
Il programma è articolato in sette anni, dal 2016 fino al 2023, e l’impegno finanziario per i primi tre anni, dal 2016 al 2018, è di 25 milioni e 600mila euro.
Complessivamente, è previsto l’avvio dei lavori di 5 interventi nel biennio 2016 -2017, ai quali se ne aggiungeranno altri 10 in fase di realizzazione nel 2018.
Opere di manutenzione
Allo stato attuale saranno programmati interventi di manutenzione solo sulle strutture flessibili recentemente realizzate (spiagge in ghiaia), rimandando la valutazione sulle opere rigide esistenti ai prossimi anni.
Monitoraggio e implementazione conoscenze
Per quanto riguarda l’attività di monitoraggio è prevista una copertura economica da destinare all’attività generale da programmare annualmente.
Quadro conoscitivo e indirizzi per movimentare i sedimenti
Ulteriore componente del piano, novità assoluta, è il quadro conoscitivo che fornisce un’analisi delle possibili tecniche di movimentazione dei sedimenti. Il riutilizzo dei sedimenti accumulati in eccesso lungo alcuni tratti della costa può consentire di alimentarne altri in erosione, mentre i sedimenti presenti generalmente sui fondali, nei pressi della spiaggia, risultano compatibili con interventi di ripristino stagionale dell’arenile. Tali movimentazioni (che non rientrano nelle attività di difesa della costa e quindi nelle competenze istituzionali della Regione Toscana), se correttamente eseguite, possono soddisfare le esigenze di manutenzione ordinaria dell’arenile ai fini turistico-ricreativi, senza compromettere la stabilità del “sistema spiaggia”.