Ernesto Ciorra presenta ‘Il pane dei sogni’ a Firenze

Il 6 febbraio 2020 alle 17 a Firenze, presso l’auditorium Spadolini del Consiglio regionale della Toscana, Ernesto Ciorra presenterà la sua ultima raccolta poetica ‘Il pane dei sogni’ (2017). Interviene il critico Vincenzo Guarracino. Coordina Maria Giuseppina Caramella, presidente della Fondazione il Fiore. Ingresso libero.

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«Un autore quanto mai maturo, capace di coniugare sensibilità e cultura con sicura originalità di accenti, in una poesia esistenziale, di forte presa emozionale».

Viene definito così Ernesto Ciorra, poeta e scrittore ma anche top manager responsabile di innovazione e sostenibilità nel gruppo Enel, nella prefazione di Vincenzo Guarracino alla sua ultima raccolta di poesie: ‘Il pane dei sogni’ (New Press Edizioni 2017), che verrà presentata a Firenze nell’Auditorium Giovanni Spadolini del Consiglio regionale della Toscana (via Cavour 4) giovedì 6 febbraio alle 17 (ingresso libero previa esibizione di documento d’identità come è prassi in Consiglio regionale).

Nato a Roma, Ernesto Ciorra è vissuto per alcuni anni a Milano dove si è laureato in economia aziendale alla Bocconi per poi intraprendere la carriera manageriale occupandosi di innovazione e creatività. L’intensa attività professionale non gli ha impedito di coltivare la passione letteraria, stimolata in particolare dalla profonda amicizia con la poetessa Alda Merini, che è stata lo spunto per la prima raccolta di poesie ‘Un amore di carta’ (1996). Dieci anni dopo è arrivata la sua seconda pubblicazione poetica, ‘Dediche al vento’, a cui sono seguite ‘La nazionale dell’82’ e infine ‘Il pane dei sogni’, curata dal prof. Vincenzo Guarracino. Alla Merini ha dedicato anche la pièce teatrale ‘Alda’, scritta insieme alla moglie Barbara Tonon, che è stata rappresentata in diversi teatri italiani.

Come spiega il critico letterario Vincenzo Guarracino introducendo l’ultima raccolta di Ciorra «è la vita la fonte di ispirazione primaria per la poesia, la riserva di energia fantastica in grado di riservarci ogni giorno un’inattesa scintilla, suggerendoci emozioni e modi di essere nuovi, perfino modelli nuovi di business, nuovi amici o nuovi amori». «Ernesto Ciorra – aggiunge Guarracino – persegue nella sua avventura poetica un investimento emozionale che ingloba in un’ideale galleria tutto, familiari, amici, conoscenti, luoghi situazioni e personaggi della realtà che lo circonda, sorprendendoci con una carica vitale e positiva che fa pensare a certi grandi intellettuali illuministi per la capacità di accostare matrici e ambiti culturali molto distanti. Una galleria all’insegna di un’esigenza di costruire una comunità di spiriti fraterni cui parlare di sé, della sua vita: un bisogno, chiamiamolo col suo nome, d’amore, che fa pensare a certi archetipi essenziali della nostra modernità poetica (penso a Pascoli, a Dino Campana, a Sandro Penna, ad Alda Merini)…».

 

 

Per ulteriori informazioni, Fondazione il Fiore. Tel.: 055-225074

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