Quando si dice che una telefonata cambia la vita. E’ il caso di Silvia Tiziana Vicini, 58 anni, che ha scoperto di avere ereditato un milione di euro da una prozia reggiana, Germana Mandelli, quattro anni dopo la sua morte. Una vera sorpresa per la donna, che deve ringraziare l’odiata Imu. E’ stato infatti un accertamento sul mancato pagamento della tassa da parte della polizia municipale e dell’ufficio tributi del Comune di Reggio a permettere la scoperta del generoso lascito.
L’indagine ha infatti permesso di accertare che l’amministratore delle proprietà immobiliari delle quali l’anziana era titolare, oltre a non aver ottemperato al pagamenti dei relativi tributi, aveva continuato a riscuotere affitti, incassandoli a nome della proprietaria defunta. L’amministratore, un reggiano di 84 anni, ha in seguito dichiarato di essere stato assolutamente convinto del fatto che l’anziana signora non avesse eredi, in quanto il marito e la sorella erano deceduti pochi anni prima, e che la riscossione delle locazioni era legittimata dalla delega in suo possesso, con la quale dal 2004 era stato incaricato di amministrare i beni dell’anziana.
Alla sua morte, dunque, la donna risultava ancora titolare di case, terreni e partecipazioni in società. Inoltre, alla morte della sorella, l’anziana aveva ereditato buoni del tesoro e altri beni immobili che, sommati al patrimonio di sua diretta proprietà, portavano a un valore complessivo di circa un milione di euro.
Complicate e laboriose indagini hanno in seguito consentito di appurare l’esistenza di una discendente in quarto grado, residente a Milano e ignara della morte della lontana parente. La pronipote è stata contattata personalmente dal comandante Russo, che a fatica è riuscito a persuadere l’incredula ereditiera dell’inaspettata fortuna (che probabilmente dovrà essere ripartita con un’altra stretta parente).
L’amministratore è stato nel frattempo denunciato per furto pluriaggravato.