Pistoia – Lo spauracchio del sequestro del conto corrente e dei propri beni, fino ad arrivare agli immobili, ha immediatamente suscitato paura e preoccupazione seria. Dal 1° luglio come sappiamo Equitalia sarà integrata, diciamo assorbita da Agenzia delle Entrate. Ciò ha generato anche nuovi piani di riscossione e recupero di evasione, da qui il panico.
Ma davvero cambieranno così tanto le modalità di riscossione ?
“No. Affatto. Nulla cambierà ” dice il nuovo direttore Ernesto Maria Ruffini, già al vertice in Equitalia, contattato per avere maggiori informazioni in merito, dato l’allarme generato dalla notizia. Gentilmente si è reso disponibile per tranquillizzare tutti . “Non cambierà assolutamente nulla – risponde – perché saranno attuate le stesse identiche misure di riscossione di Equitalia. Ne più né meno”
Girava nelle varie testate e nel web un allarme che riguarda la notizia che, tra qualche settimana, sarebbe scattata una nuova normativa per un “possibile” pignoramento del conto corrente di chi non ha pagato il dovuto, ed a seguire, poi, il prelievo diretto dal conto corrente della somma da saldare, ed il tutto senza passare da un giudice. Tasse, multe, bolli auto non pagati, contributi INPS , e comunque tutto ciò che riguarda il Fisco, insomma, potrà venir recuperato mettendo mano direttamente nei conti di contribuenti e imprese.
Le associazioni di consumatori sono scese sul piede di guerra, perché la questione riguarderà decine di migliaia di soggetti. Cosa cambia esattamente dal 1 Luglio?
“Niente cambia, stesse procedure da sempre eseguite. Verrà notificata la cartella, sarà possibile fare ricorso o chiedere rateizzazione. Se il ricevente la ignora verrà nuovamente avvisato bonariamente con i tempi ben chiari per capire e decidere cosa poter fare – dice Ruffini – dopodiché, se il debitore fa lo gnorri è evidente che l’agenzia debba provvedere al recupero. Ciò avverrà avvisando comunque nuovamente il debitore, con ulteriore tempo per provvedere al pagamento o alla decisione di dilazione. Se continuerà ad ignorare, dopo il tempo necessario alla verifica debita e dovuta, si procederà al pignoramento nella misura concessa dalla legge”.
Perché quindi questa improvvisa ansia sulla «soppressione» di Equitalia? Forse perché tutto parte da una decisione di Matteo Renzi, strumentale quindi a gettare in cattiva luce questo passaggio di Equitalia in Agenzia Entrate, magari in vista delle prossime elezioni ?
“Il procedimento di «incasso» non è automatico – continua Ruffini – come già detto, il contribuente prima di tutto, riceverà avvisi e solleciti di pagamento. Dopodiché avrà 60 giorni di tempo per mettersi in regola”
Come?
“Pagando tutto subito, chiedendo di rateizzare l’importo oppure opponendo ricorso, come già detto. In mancanza di almeno uno di questi passaggi e trascorsi i 60 giorni, la “nuova Equitalia” passerà al recupero coattivo che può -anche- riguardare il proprio conto corrente. Ma la norma sui pignoramenti senza ricorso al giudice è già in vigore da anni, esattamente dal 2005. Il Pignoramento è davvero l’ultima ratio” ribadisce Ruffini, ed aggiunge che “grazie proprio all’integrazione tra Equitalia e Agenzia delle Entrate, i pignoramenti saranno «mirati» e limitati al minimo”.