Ancora un calo per la produzione industriale: a novembre 2022 si stima che l’indice destagionalizzato diminuisca dello 0,3% rispetto ad ottobre.
Su base annua, corretto per gli effetti di calendario, l’indice complessivo scende del 3,7% (i giorni lavorativi sono stati 21 come a novembre 2021).
Lo indica l’Istat, aggiungendo che nella media del trimestre settembre-novembre il livello della produzione industriale diminuisce dell’1,0% rispetto ai tre mesi precedenti.
Tra i raggruppamenti principali di industrie, la flessione più marcata si registra per l’energia, che nel confronto mensile segna -4,5% e nel confronto annuo -16,2%.
I consumatori lanciano l’allarme. Secondo il Codacons, inflazione e caro-bollette “continuano ad affossare l’industria italiana, e dopo il commercio, anche l’industria continua a subire gli effetti negativi della crisi in atto nel nostro Paese”. A parere dell’ Unc, “si profila lo spettro della recessione, e il calo della produzione e dei consumi è un campanello d’allarme’.
Nella sua nota sull’andamento dell’economia relativa ai mesi di novembre e dicembre 2022, inoltre, l’Istat segnala che “l’incertezza legata alle prospettive di crescita in rallentamento” per quest’anno “rendono cauti consumatori e imprese che producono beni di consumo e che si aspettano una riduzione dei prezzi”.
(Ansa)