Roma – L’epidemia più grave di Ebola in 40 anni. L’organizzazione mondiale della Sanità (OMS) ha acccertato che l’epidemia del virus della famiglia Filoviridae, che ha colpito in particolare Guinea, Sierra Leone, Liberia e Nigeria, lo scorso marzo in Africa occidentale, ha ucciso ormai oltre 1.000 persone.
Sono 1.103 i pazienti uccisi dall’epidemia di Ebola scoppiata lo scorso marzo in Africa occidentale, secondo gli ultimi dati aggiornati forniti dall’Oms. I casi di contagio conclamato ammontano a 1.848. Il bilancio comprende le ultime 52 vittime del virus, registrate fra il 7 e il 9 agosto scorsi nei quattro Paesi africani più direttamente colpiti: Guinea, Sierra Leone, Liberia e Nigeria. Proprio ieri la Nigeria ha confermato 10 nuovi casi nel proprio paese. La Oms, lo scorso 9 agosto, ha definito, per bocca del suo direttore generale Margaret Chan, l’epidemia un’emergenza sanitaria di portata globale. Il comitato d’emergenza dell’Oms si è riunito a Ginevra e ha subito chiesto “una risposta internazionale coordinata“, ritenuta “essenziale per arrestare e far rientrare la propagazione” del virus. Secondo l’agenzia dell’Onu quella in corso in questi giorni è l’epidemia di Ebola “più grave da 40 anni” e la comunità internazionale è stata invitata ad aiutare i Paesi maggiormente colpiti.