Empoli – E’ festa salvezza. Lo 0-0 al Castellani col Bologna regala all’Empoli la certezza matematica della serie A per il terzo anno consecutivo. Un’altra stagione da incorniciare per la piccola provinciale che ha offerto per tuttol’anno un calcio propositivo e equilibrato incantando per tutto il girone di andata.
Tutto grazie ad un gruppo solido di ragazzi giovani e di belle speranze e “vecchietti” di esperienza come capitan Maccarone che hanno formato un’alchimia perfetta rovesciando una situazione iniziale che li vedeva quasi certi della retrocessione. Ma grazie anche al lavoro di Giampaolo, abile a dare fiducia ad un gruppo che aveva perso giocatori importanti durante l’estate senza veder arrivare sostituti all’altezza, tutti i pronostici sono stati ribaltati: “Sono felicissimo. Io ho dedicato anima e corpo all’Empoli, lavorando sodo. Alla lunga i rapporti forti si costruiscono, attraverso l’impegno e il silenzio. I ragazzi sono stati straordinari anche oggi. Contro il Carpi e contro il Bologna la mia squadra ha provato a fare il risultato. Andando anche in difficoltà, ma rischiando anche di vincere. L’importante è non dare di se un’immagine sbagliata. Nel girone d’andata a Firenze ho capito che la squadra aveva qualità e mezzi per arrivare qui. Nel girone di ritorno non ho mai avuto dubbi. Abbiamo lasciato qualcosina per strada, ma non grandi cose”.
E sul futuro l’allenatore azzurro è chiaro: “Le cose si fanno in due. Non c’è da forzare nessuna situazione. Tutti i giorni si parla di calcio con il diesse Carli e insieme decideremo. Prima deve decidere la società e poi parlerà con l’allenatore. Bisogna vedere se daranno continuità a questo assetto dirigenziale o meno. Se Marcello dovesse andar via non avrebbe modo di parlare con me”. E proprio il ds Carli ha parlato a fine partita della stagione dei suoi ragazzi: “Sono quattro anni che a fine campionato riempiamo la maratona per ricevere gli applausi. Adesso ci godiamo la salvezza, ma per noi la strada è sempre in salita. Le emozioni vanno vissute, ma poi il lavoro viene sempre davanti. L’Empoli non parte mai favorita. Noi portiamo avanti delle idee, poi si vede alla fine se sono giuste o sbagliate. L’importante è rimanere sempre noi stessi, orgogliosi di essere empolesi e del nostro modo di fare calcio. Giampaolo tutti questi applausi se li è guadagnati con il lavoro. E’ il suo primo input, lui è una persona taciturna e splendida che non ha mai parlato mai male di nessuno. Se vorrà rimanere noi saremo contenti, altrimenti gli augureremo una grandissima carriera”.
Capitan Maccarone si fa prendere dall’emozione e le sue lacrime a fine gara sono l’emblema dell’attaccamento alla maglia:”Sono felicissimo. Abbiamo fatto meglio dell’anno scorso, con più esperienza. Giampaolo? Noi lo vogliamo tutti, ora tocca a lui decidere”.
Intanto, sarà ancora serie A.