Empoli – Proseguirà per circa tre mesi l’attività di sostegno alle persone senza fissa dimora nella stagione invernale avviate già da due notti a Empoli. «Quando le istituzioni chiamano il mondo del volontariato risponde, con competenza e generosità – questo il commento del sindaco Brenda Barnini all’iniziativa dell’associazionismo locale –. Nel giorno dell’Epifania l’amministrazione comunale si è mossa per dare subito un rifugio caldo a chi purtroppo non ha una casa. Grazie alla Misericordia di Empoli per il suo impegno concreto, alla Protezione Civile dell’Unione e all’assessore alle politiche sociali del nostro Comune Arianna Poggi per il prezioso lavoro di raccordo tra le responsabilità dell’amministrazione e la disponibilità dell’associazionismo».
«Ci eravamo già attivati col bando ad hoc dell’Unione dei Comuni per l’Emergenza Freddo – prosegue Brenda Barnini –, l’arrivo del gelo ci ha visto anticipare l’apertura del locale riscaldato che era già stata pensata e in fase di avvio. Si tratta della prima esperienza di questo tipo a Empoli, fortunatamente dobbiamo dire che siamo di fronte a un fenomeno che si presenta ancora in modo marginale. I volontari, talvolta, devono anche confrontarsi con la volontà di queste persone di non accettare l’aiuto proposto dagli operatori. Per esempio sabato notte una persona, delle tre contattate alla stazione ferroviaria è voluta restare all’aperto nonostante l’insistenza dei volontari».
Nel frattempo, la funzione dei servizi sociali dell’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa sta predisponendo la convenzione con la Misericordia, unica partecipante al bando ‘Emergenza Freddo’ che prevede risorse per 7.000 euro distribuiti in circa tre mesi. Il bando, in sostanza, prevede ciò che di fatto è stato già attivato in via emergenziale, viste le temperature sotto zero, dalla serata di sabato 7 gennaio.
Sono impegnati, a turno, una decina di volontari della Misericordia che si occupano di cercare persone che dormono all’aperto, in particolare in zona stazione, e trasportarle e ospitarle in un locale riscaldato situato nel complesso della Collegiata di Sant’Andrea, di proprietà della Caritas, gestito dalla stessa ArciConfraternita. Lo spazio è stato predisposto con sei letti, servizi igienici, coperte e generi di prima necessità, bevande calde ed è aperto dalle 19.30 alle 9 del mattino dopo. Nelle prime due notti, sabato e domenica, ha ospitato 4 persone, la prima sera più altre 4 la seconda, per un totale di 6 diversi individui.