Migliorano le previsioni economiche per l’Emilia-Romagna. Secondo l’ultima analisi di Prometeia, il Pil nel 2017 dovrebbe crescere dell’1,7% rispetto all’anno scorso mentre la disoccupazione scenderà di un punto percentuale fino al 5,9%, con Bologna che arriva ancora più in basso, al 4,8%.
Si tratta di dati rivisti al rialzo rispetto al bollettino diffuso da Prometeia solo tre mesi fa, quando la previsione di crescita del Pil era dell’1,4%, e ancora migliori di quelle nazionali, dove il Pil è visto in aumento dell’1,4%. «L’Emilia-Romagna si conferma la prima regione italiana per ritmo di crescita nel 2017, insieme alla Lombardia», sottolineano gli analisti, spiegando che la crescita del Prodotto interno lordo (cioè il valore che misura la ricchezza totale prodotta dalla regione) è spinta soprattutto dal ciclo positivo dell’industria (+1,9%), dagli investimenti (+3,1%) e dalle esportazioni, che dovrebbero chiudere il 2017 in progresso del 2,9%. Di pari passo aumenterà l’occupazione (+1,4%, circa 28mila posti di lavoro in più in un anno) e la disoccupazione diminuirà fino al 5,9%, continuando poi la sua discesa al 5,6% nel 2018. Scendendo tra i settori dell’economia, a trainare la crescita del Pil è soprattutto l’aumento del valore aggiunto dell’industria (+1,9%), quello moderato dei servizi (+0,9%) e dal ritorno in positivo dopo anni delle costruzioni (+0,8%). Le attese per il 2018 vedono un deciso scatto per l’edilizia (+2,6%), un altro aumento dell’industria (+2,6%) e una crescita più moderata per il terziario (+1,1%).
Dati positivi che però devono fare i conti con un rallentamento della crescita dei consumi, che scende dal +1,8 registrato nel 2016 al +1,6% del 2017. Anche per questo le previsioni di Prometeia sul 2018 vedono «un lieve rallentamento della crescita», determinato soprattutto dai consumi, che dovrebbero rallentare ulteriormente. Così il Pil 2018 vede al momento una crescita prevista dell’1,5%, frenata dai consumi e sostenuta invece da esportazioni e investimenti delle imprese.
In questo quadro Bologna va meglio che il resto della regione. Se infatti quest’anno e nel 2018 l’aumento del Pil, secondo l’Ufficio statistica della Camera di Commercio di Bologna, è sovrapponibile a quello regionale, la provincia ha dati migliori sia per il tasso di occupazione che per quello di disoccupazione: dal 5,4% del 2016 dovrebbe infatti scendere fino al 4,8% quest’anno e al 4,7% nel 2018, mentre l’export aumentare di oltre il 3% quest’anno e del 5,5% nel 2018.