Firenze – Abbiamo incontrato Serena Spinelli nuova assessore regionale che ha tra le sue deleghe il welfare le marginalità sociali, servizio civile regionale, integrazione socio-sanitaria, Terzo settore, edilizia residenziale pubblica, emergenza abitativa, cooperazione internazionale.
Come rispondere ai problemi sociali indotti da questa seconda ondata del Covid 19 ?
Ci saranno degli interventi da fare nell’immediato di supporto economico alle diverse categorie sociali in difficoltà, e c’è necessità di dare supporto alle tante associazioni del terzo settore che stanno operando in questa fase estremamente così delicata, così come già hanno fatto negli scorsi mesi. Poi ci sono da mettere in campo una serie di interventi più strutturali, che vadano ad agire su un raggio di politiche sociali, dal punto di vista del sostegno all’abitare, degli interventi per il contrasto alla povertà e alla marginalità sociale, per i minori . Quindi da un lato interventi di prima urgenza e dall’altro interventi strutturali per iniziare a costruire guardando oltre la fase emergenziale.
Ma quali sono in generale le priorità regionali sul piano delle politiche sociali?
Ritengo che una delle priorità sia avviare una profonda riflessione sul sistema complessivo delle risposte alla cronicità, non solo per quanto riguarda le cronicità delle persone anziane. Mi riferisco anche a tutte le altre cronicità, alle disabilità, alla salute mentale, su cui c’è tutto un lavoro da fare anche dal punto di vista sociale, di inclusione lavorativa, di accesso a una vita autonoma e autodeterminata. L’obiettivo è consentire alle persone con cronicità di vivere nella propria casa e nel proprio ambiente il più a lungo possibile, e di farlo il più possibile in salute e in autonomia, con percorsi personali. Un altro tema molto importante, per quanto riguarda la capacità di risposta ai bisogni delle persone anziane, è quello di ripensare e rafforzare il percorso relativo all’assistenza alla persona e anche all’organizzazione del modello delle RSA.
Quali iniziative per le politiche abitative?
Prima ci concentreremo sul piano sulla rigenerazione urbana proposto dal Governo, che ha stanziato importanti risorse per la l’incremento dell’edilizia residenziale e la riqualificazione in un’ottica di innovazione e sostenibilità. Cercheremo anche di incrementare le risorse per quanto riguarda il contributo affitti e quelle che la Regione mette a disposizione per la ristrutturazione del patrimonio edilizio Erp, in modo da sbloccare il maggior numero possibile di abitazioni attualmente non assegnabili, oltre che per le nuove costruzioni. Ritengo necessario arrivare ad avere un fondo specificamente dedicato e con risorse certe e costanti per i prossimi anni, in modo da poter intervenire con maggiore incisività e per una migliore programmazione delle politiche abitative regionali.