Firenze – Vento e gelo in tutto il Paese sulle ali glaciali di Burian, in trasferta dalle steppe russe, e a Firenze il servizio di accoglienza invernale si rafforza. Attivato dall’assessorato al Welfare per i senza dimora che decidono di lasciare la strada e ‘rifugiarsi’ al caldo delle strutture di accoglienza, da stasera aumentano i posti letto disponibili (150 in tutto, ma in caso di necessità potranno aumentare) e raddoppiano le uscite dell’unità di strada. Inoltre, in questi giorni particolarmente freddi, vengono sospese le uscite degli ospiti dalle strutture.
Quest’anno gli uomini sono ospitati alla Foresteria Pertini e in una struttura al Girone, mentre le donne vengono accolte a San Martino alla Palma e in una struttura a Calenzano. Inoltre, a supporto dell’Albergo popolare viene utilizzato anche un immobile in via Villamagna.
Da inizio dicembre al 7 febbraio sono 219 le persone che hanno accettato l’accoglienza, mentre a coloro che hanno rifiutato l’ingresso in struttura sono state distribuite 426 coperte, 54 metalline per il freddo, 1877 bevande calde, 5582 generi alimentari, 764 indumenti e 380 mascherine.
“Da stasera il servizio di accoglienza per i senza dimora si rafforza – ha detto l’assessore a Welfare Sara Funaro – con l’abbassamento delle temperature vogliamo che sia maggiore e ancora più capillare la presenza degli operatori delle unità di strada affinché possano convincere più persone possibili a entrare in struttura per trascorrere le notti al caldo”. L’arrivo dell’aria gelida, sono previste anche temperature sotto lo zero, preoccupa l’assessore Funaro, che rinnova l’appello ai fiorentini: “Segnalateci le persone che dormono per strada, nelle piazze e nei giardini e se avete coperte o sacchi a pelo donateli alle associazioni che sono impegnate nel servizio di accoglienza invernale”.
I cittadini che vogliono segnalare la presenza di senza dimora possono fare segnalazioni all’assessorato al Welfare inviando un’e-mail all’indirizzo assessore.funaro@comune.fi.it oppure telefonando in assessorato dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17, al numero 333/3314284. Dalle 17 in poi e nei fine settimana è possibile effettuare le segnalazioni all’Albergo popolare allo 055/211632. Il servizio, gestito dalla Fondazione onlus Caritas e destinato a cittadini italiani e stranieri, uomini maggiorenni, donne sole, residenti o presenti sul territorio del Comune di Firenze, è partito il 3 dicembre scorso e terminerà il 31 marzo prossimo, con possibilità di eventuale proroga legata alle condizioni climatiche avverse che potranno presentarsi.
Da inizio dicembre al 7 febbraio sono 219 le persone che hanno accettato l’accoglienza, mentre a coloro che hanno rifiutato l’ingresso in struttura sono state distribuite 426 coperte, 54 metalline per il freddo, 1877 bevande calde, 5582 generi alimentari, 764 indumenti e 380 mascherine.
Le unità di strada sono attive tutti i giorni e ad esse si affianca un servizio di reperibilità infermieristica dalle 20 alle 24: in caso di accettazione dell’accoglienza da parte di un senza dimora, un infermiere si reca in strada per effettuare il test rapido per procedere poi, in caso di negatività, con l’accoglienza in struttura. Questo servizio, reso possibile dalla Fondazione CR Firenze, è coordinato dal Coordinamento Toscano della Marginalità (CTM) che lo attiverà in collaborazione con le Unità di strada. Se il test rapido risulta negativo l’utente entra in struttura, se invece è positivo al senza dimora viene fatto il tampone molecolare e successivamente, alla conferma della positività, viene ospitato in albergo sanitario, come avviene per gli utenti ordinari delle strutture di accoglienza.
“Tutti i soggetti impegnati nel servizio di accoglienza invernale stanno facendo un grande lavoro per la tutela della salute dei cittadini più fragili – ha affermato l’assessore Funaro – e offrono un grande servizio alla città. È enorme l’impegno che stanno mettendo in campo, anche a causa della pandemia, che rende necessario effettuare i test rapidi per individuare l’eventuale positività di chi decide di entrate in accoglienza”. “A operatori e volontari viene chiesto uno sforzo importante in termini organizzativi – ha continuato Funaro -, pertanto vorrei ringraziare le Unità di strada, impegnate ogni notte in città, gli operatori delle strutture di accoglienza, la Fondazione CR Firenze per il supporto e le realtà dell’associazionismo cittadino, impegnate in azioni a tutela della salute delle persone che entrano in struttura”.
Il servizio di accoglienza invernale si svolge in collaborazione con le Unità di strada, i cui operatori escono 7 giorni su 7, dalle 20 alle 23 circa (e per due giorni a settimana anche nel pomeriggio), per distribuire ai senza dimora che scelgono di non andare in struttura sacchi a pelo, indumenti e bevande calde (pasti preparati a Casa Caciolle della Madonnina del Grappa). Nel servizio sono impegnati gli operatori di Insider e Outsider, la Croce Rossa Italiana, la Fratellanza militare e le Misericordie. Ad essi si aggiungono gli interventi della Ronda della carità, della comunità di Sant’Egidio, degli Angeli della città, di Porte aperte, della Caritas di Monticelli dell’associazione Acisif e di altre realtà che vorranno aggiungersi.
Durante il giorno, dalle 9 alle 18, il Centro diurno La Fenice, in via del Leone 35, si pone come punto di riferimento per l’orientamento verso i servizi dedicati a supporto delle persone senza dimora.
I cittadini potranno accedere alle strutture che offrono il servizio di accoglienza invernale prenotandosi allo sportello del Centro ascolto Caritas in via Corelli 91, aperto il lunedì e il venerdì dalle 9 alle 12. Prima dell’accesso alle strutture, in seguito alla prenotazione, sarà effettuato il test rapido direttamente in via Corelli e in caso di positività verrà successivamente effettuato il tampone molecolare. In caso di negatività potranno accedere alle strutture di accoglienza.
Per quanto riguarda i criteri di accesso alle strutture, sono confermati quelli dello scorso anno: la priorità è data alle persone di età superiore a 45 anni che abitualmente dormono in strada o che sono in precarie condizioni di salute. Questi ospiti possono rimanere nelle strutture per un periodo di tempo definito, con verifiche ogni quindici giorni.