Livorno – La mozione è stata proposta da Marco Cannito (Città Diversa) e il consiglio comunale di Livorno ha approvato: via libera dunque all’atto proposto da Marco Cannito (Città Diversa), che consente al primo cittadino di “requisire gli immobili inutilizzati per l’emergenza abitativa”. La notizia ha fatto discutere, dal momento che si parla di immobili in generale, senza distinzione dunque fra pubblici o privati.
La mozione ha preso i voti dei pentastellati, che sono la maggioranza in consiglio, del sindaco, e da altri tre consiglieri di altre liste, fra cui, ovviamente, il firmatario. Ed ecco cosa potrebbe succedere: il sindaco Filippo Nogarin potrà avviare la “requisizione temporanea degli immobili”, a patto che siano “vuoti e inutilizzati”, punto importante, “per le emergenze abitative con motivazione di urgenza umanitaria”.
Inoltre, “laddove possibile” ci dovrà essere anche “una eventuale previsione di una indennità di occupazione da parte degli ospiti”, il tutto “secondo misure, modalità e tempistiche ritenute congrue”. Dunque, l’impostazione dell’atto sembra molto chiara: se “nell’atto si parla di immobili in generale, senza specificare – spiega Cannito – includendo di fatto, è vero, anche quelli privati”, la condizione affinché sia dato il via alla requisizione, come emerso dal dibattito, è “che siano vuoti, inutilizzati o in stato di abbandono da tempo. Naturalmente in condizioni straordinarie, di emergenza. Lo stesso vescovo lanciò l’ idea di farlo”, conclude Cannito.
Contro hanno votato Pd, Fi e Livorno bene comune.