Firenze – Sfratti, potrebbe ripartire lunedì prossimo la macchina delle esecuzioni con forza pubblica, e sarà il terreno su cui si misurerà l’emergenza abitativa fiorentina. Infatti, come la grandissima copertura mediatica ha reso noto, lo sblocco degli sfratti potrebbe tracimare su Firenze lasciando di fatto oltre 100 famiglie in mano ai proprietari, che, avendo pazientemente o meno atteso magari per anni di procedere con le esecuzioni, avranno via libera per chiedere l’intervento della forza pubblica. Una situazione che mette in condizioni di angoscia una fascia di inquilini che appartengono in stragrande maggioranza a quelle fasce deboli (anziani a basso reddito, malati gravi, invalidi, famiglie con minori) che il blocco degli sfratti del 2007, prorogato via via, aveva inteso tutelare. Da sottolineare che in questi casi spesso, come ha spiegato la segretaria del Sunia di Firenze Laura Grandi, pagano regolarmente l’affitto e vivono in alloggi fatiscenti, abbandonati dai proprietari che non sono più intervenuti da anni.
Da segnalare la piccola discordanza che si è accesa fra il Sunia, il sindacato più grosso della categoria, e l’amministrazione comunale, che, a fronte delle funeste previsioni del sindacato (“un’emergenza che l’assessore Funaro dovrà gestire senza risorse e senza alloggi di edilizia pubblica disonibili”) aveva dichiarato, in sintesi dell’intervista resa dal’assessore alla casa Sara Funaro a Repubblica, che il Comune di Firenze non lascia in strada nessuno. Un impegno importante che, se verranno confermati gli sfratti di lunedì prossimo, darà subito all’amministrazione la possibilità di dimostrare in concreto le sue capacità di gestione dell’emergenza. Da segnalare inoltre che venerdì prossimo, a San Bartolo a Cintoia, ci sarà un grande appuntamento cui parteciperanno il viceministro Riccardo Nencini e il vicepresidente della Regione Toscana (nonché assessore al welfare) Stefania Saccardi per fare il punto sull’edilizia pubblica.