Per questo non ci stupisce il suo elogio del silenzio. E comprendiamo quanto possa essere lontano dal suo personale gusto una festa di San Silvestro. Detto questo, però, il fatto che il Comune non abbia organizzato nulla “perché non ci sono soldi” non è un buon segno. Non ci sarà nulla da festeggiare, come scrive il direttore, ma il senso della ricorrenza ha radici in tempi antichi ed è comune a culture diversissime, anche se i riti sono diversi: si dà l’addio all’anno passato e si dà il benvenuto a quello nuovo, con la speranza che sia migliore. Non è una questione di soldi, come sostiene il direttore, ma di coscienza collettiva. Anche nei Paesi più poveri non si rinuncia alla festa perché manca il denaro: anzi, la festa è un modo per affrontare le difficoltà della vita ed esorcizzare la paura. Rinunciare alla festa significa smarrire il significato di un rito collettivo, dunque il senso comune. E sono questi, più che i dati sulla disoccupazione, gli indicatori di una crisi che è spirituale prima che economica.