Firenze – È un’impresa ardua riferire del programma del Centro Destra o anche solo dare indirizzi per la lettura. C’è infatti un Accordo quadro di programma comune ai 4 partiti associati nel Centrodestra uno dei quali (Noi moderati) è sua volta composto da due movimenti o forze (Lupi e Toti) e ci sono alcuni (Forza Italia e Fratelli d”Italia) che han fatto proprio i programma comune e altri (Lega e Noi moderati) che hanno anche un proprio programma.
Il rapporto tra questi programmi non è di facile identificazione, ma si può descriverlo così: tutti aderiscono al programma quadro, che a tal fine è solo di massima, composto solo da enunciazioni brevi di obiettivi o anche solo valori da promuovere; due forze politiche si sono poi disegnate un proprio ruolo e programma sul presupposto che le loro proposte delineino modi specifici di raggiungere quegli obiettivi dell’accordo quadro. Ma non vi è un rapporto diretto tra i programmi, sebbene vi siano convergenze su alcuni temi principali.
Né sarebbe facile individuare la relazione (per immaginare quale potrebbe essere la dinamica interna di un governo di centrodestra), poiché alle 17 pagine di sintetiche proposte dell’Accordo quadro (con 15 ambiti di azione) la Lega affianca un suo programma di ben 200 pagine articolato su 43 temi e 199 punti a loro volta esposti distinguendo tra azioni di governo e proposte specifiche immediate.