Pistoia – Perfettamente in linea con lo stile non convenzionale che lo caratterizza, per annunciare la ri-candidatura a Sindaco, lo scorso 12 marzo Alessandro Tomasi ha convocato la stampa al bar di piazza del Duomo, la stessa piazza che il sabato mattina si riempie dei colori, dei suoni, dell’allegra confusione portata dal mercato settimanale, tanto caro ai pistoiesi.
Non c’è di che stupirsene perché andando oltre ogni formula retorica del “dire” Tomasi si è posto come un Sindaco del “fare”, che ha aperto la porta della sua stanza ai cittadini: è quindi comprensibile che a loro per primi abbia voluto rivolgersi. Durante questa conferenza stampa la gente si fermava ad ascoltarlo, magari un po’ stupita di poter sentire con le proprie orecchie quello che, di solito, può venire a sapere soltanto attraverso il filtro della stampa, ma allo stesso tempo riconoscente a questo Sindaco che si è impegnato a rappresentarli.
In generale c’è riuscito, in parecchi sembrano averlo capito e apprezzato: altri possono non essersi riconosciuti nella sua amministrazione, ma è cosa normale, rappresenta il bello della democrazia, che riconosce ai cittadini la facoltà di scelta, premiando o penalizzando chi li ha amministrati.
E a dire il vero, in questi anni Tomasi e la sua squadra hanno saputo conquistare la stima anche di alcuni fra i più scettici, e probabilmente gli avversari politici gli riconoscono questo merito concedendogli “l’onore delle armi” con la candidatura di una persona del calibro di Federica Fratoni a fargli a contraltare, nella prossima competizione elettorale.
A sostenere la candidatura a Sindaco di Alessandro Tomasi saranno gli stessi che in questi anni hanno lavorato al suo fianco, gli stessi che lo hanno accompagnato nella piazza ad annunciare la nuova corsa.
Per questa conferenza stampa sui generis non ha avuto bisogno di seguire un copione preparato: Tomasi ha argomentato “a braccio”, come si dice, i punti messi in programma come base del suo lavoro nel caso di conferma del mandato, a cominciare dalle attività penalizzate in conseguenza del Covid. Non è da pensare che sia un modo per trovare scuse a qualche obiettivo non raggiunto, tutti abbiamo vissuto la pandemia e ci è ben chiaro come abbia costretto a far rivedere a ciascuno i propri programmi: nessuno ne è rimasto escluso, neppure le amministrazioni. E se sotto il profilo programmatico ciò è stato penalizzante, ha però permesso di manifestare la forte capacità di resilienza nel rimodulare gli obiettivi, in parte adeguandoli alle rinnovate necessità, in parte generandoli ex novo per rispondere in modo concreto ai bisogni della comunità.
Perché la comunità è stata, e continua a essere, il soggetto cui rivolge la sua attenzione. Si sente investito della responsabilità di rappresentare tutti, e lo ha detto chiaramente rispondendo a chi gli chiedeva quale fosse la sua posizione politica: «Alessandro Tomasi ha un suo pensiero» ha dichiarato «Ma non l’ho mai anteposto all’essere Sindaco.»
Ha ricordato che nei momenti più difficili della pandemia molte persone si sono rivolte al Sindaco per trovare aiuto, si è confrontato con persone che sempre hanno vissuto dignitosamente della propria attività, ora costrette a chiudere i battenti in pochi mesi: «Abbiamo ascoltato tutti» ha affermato coinvolgendo Assessori e collaboratori «proprio perché abbiamo lavorato per la comunità, che la cosa più importante.»
Argomenti seri, discussi con serenità d’animo, tanto da permettersi di togliere la cravatta e giocherellarci mentre si intrattiene con giornalisti e passanti. E se qualcuno gli chiede perché abbia accettato di ricandidarsi, la risposta è simpaticamente diretta: «Abbiamo impiegato 5 anni ad aggiustare la macchina… adesso vorremo guidarla!»
Sempre sabato, il pomeriggio, nel cortile del Palazzo Comunale c’è stata una cerimonia organizzata dal Comune di Pistoia su proposta del Cudir (Comitato unitario per la difesa delle istituzioni repubblicane), con giovani che hanno compiuto 18 anni lo scorso gennaio: altre ne seguiranno per coinvolgere, nei vari mesi dell’anno, i ragazzi che raggiungeranno la maggiore età nel corso del 2022. Intanto i primi festeggiati hanno ricevuto dal Sindaco una copia della Costituzione della Repubblica Italiana, insieme a un gesto di incoraggiamento: «Ogni volta che avrete un dubbio sulla strada da intraprendere, aprite queste pagine, sognate e lottate per mettere in pratica i principi che qui sono espressi.»