Prato – Saranno Valerio Barberis, Sandra Bolognesi, Marco Martini, Marco Sapia e Benedetta Squittieri, i nomi che il Pd di Prato dopo un summit in direzione provinciale, invierà ai responsabili regionali che poi inoltreranno il gruppo al nazionale insieme alle altre candidature. Balza agli occhi che il partito democratico pratese ha scelto di rappresentare tutte le correnti come si evince da quanto detto dal segretario provinciale Marco Biagioni: “Sandra Bolognesi e Marco Martini sono espressione non solo della segreteria, e dunque dei dodici punti presentati, ma anche dei territori della provincia. Sono entrambi profili di spessore, preparati e legati a temi per noi centrali come l’istruzione e la difesa dell’ambiente. Entrambi hanno amministrato e sono ben consci delle necessità della nostra area”.
Per quanto riguarda Barberis, Sapia e Squittieri “valorizziamo l’esperienza politico-amministrativa, trattandosi di due assessori e di un consigliere comunale nonché capogruppo di esperienza – continua Biagioni – un modo per dare valore ai tanti progetti portati avanti dall’amministrazione e che necessitano di un appoggio a livello nazionale per lavorare per il bene di tutto il distretto. Proseguiamo su una strada in cui al centro ci sono i progetti e al seguito le persone in grado di portarli avanti con esperienza e dedizione”.
Una rappresentanza politica di sicuro spessore ma incerta fino all’ultimo per i toto nomi che circolavano da giorni e che ieri sera pareva si arricchissero di quelli attinti dalla società civile: Roberto Macrì, ex presidente di Opera santa Rita e guida della società sportiva del Caiano Santa Lucia, e Loredana Dragone conosciuta in città per il suo ruolo all’interno del centro antiviolenza La Nara. Confermata dunque la presenza dell’assessora al bilancio e al personale del Comune, Benedetta Squittieri di area dem, affiancata da personalità nuove come quello del tesoriere Marco Martini che prende il posto della consigliera regionale del Pd Ilaria Bugetti del Pd che aveva deciso di rinunciare alla corsa,( subordinata alla concessione di una deroga poiché la direzione nazionale ha approvato un regolamento che dichiara incandidabili sindaci sopra i 20mila abitanti, assessori e consiglieri regionali).
Una decisione quella di Bugetti che era stata già presa nei giorni scorsi ufficizzandola con un post su Facebook: “Nonostante le numerose sollecitazioni che ho avuto in questi giorni da parte sia dei dirigenti locali e nazionali del mio partito, sia da parte delle tante persone che mi hanno voluto riconfermare il loro sostegno e la loro stima, se pure onorata e commossa da tutta questa fiducia, ho fatto presente al mio segretario Marco Biagioni che non sono disponibile a chiedere una deroga per entrare nella lista dei nomi da sottoporre alla segreteria Regionale per le candidature al Parlamento. Il mio lavoro sul territorio e in consiglio regionale prosegue con lo stesso impegno di sempre e sosterrò con forza le persone che ci rappresenteranno in qualità di candidati”.
Ora c’è da vedere quale di questi cinque nomi verrà scelto per fare il candidato nei collegi uninominali o nei listini plurinominali. E ciò dipenderà da una molteciplicità di fattori a cominciare dalle volontà nazionali ed alleanze nella speranza di ottenere un collegio alla Camera, che Prato divide con Pistoia e il Mugello. Sicura la ricandidatura della pistoiese Caterina Bini ma non nel collegio che le sarà assegnato, e circolano voci su una candidatura dell’ex ministro Roberto Speranza.
In casa centrodestra tutto invece dipenderà dalla divisione che sarà fatta dei collegi tra i tre partiti alleati, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega. Se l’uninominale al Senato andrà a Forza Italia,andrà con ogni probabilità al senatore uscente Massimo Mallegni, fortissimo nella zona di Lucca e Versilia (il collegio si estende da Prato a Massa); se invece spetterà a Fratelli d’Italia toccherà al senatore pistoiese e commissario provinciale pratese Patrozio La Pietra, forte della recente vittoria a Pistoia. Altrimenti potrebbe essere inserito nel listino in una posizione sicura. Lo stesso dicasi per l’onorevole Giovanni Donzelli di Prato che potrebbe ritrovarsi in un collegio fiorentino alla Camera o guidare un listino bloccato.
Per il collegio alla Camera, in casa Fratelli d’Italia se lo contendono Gianni Cenni, Claudio Belgiorno da una parte e Chiara La Porta dall’altra. Quest’ultima potrebbe anche essere inserita in un listino bloccato in virtù della parità di genere.
Se invece il collegio dovesse toccare alla Lega, dovrebbe arrivare il senatore uscente Manuel Vescovi mentre il consigliere comunale Daniele Spada e il segretario cittadino Luis Micheli Clavier potrebbero aspirare a posti nei listini. Per Erica Mazzetti, l’onorevole uscente di Forza Italia, ci sarebbe una posizione blindata nel listino plurinominale.