Firenze – Sarà una corsa a due quella che andrà in scena per il seggio più alto dell’Università di Firenze. Sono state infatti depositate oggi, lunedì 4 maggio, le candidature ufficiali per la carica di rettore dell’Ateneo fiorentino ed i due candidati sono quelli previsti: Elisabetta Cerbai e Luigi Dei.
Elisabetta Cerbai, docente di Farmacologia, è la candidata ufficiale di Medicina. Luigi Dei, direttore del Dipartimento di Chimica, è invece il duellante che sembra raccogliere maggiori consensi. C’è comunque da attendersi uno scontro all’ultimo voto, anche perché l’area medica ha deciso di opporre una candidatura forte a Dei, che sin dall’inizio era sembrato il favorito alla successione all’attuale rettore, Alberto Tesi.
Tutto verrà deciso mercoledì 3 e giovedì 4 giugno (eventuale seconda votazione mercoledì 10 e giovedì 11 giugno), quando docenti e personale tecnico-amministrativo saranno chiamati alle urne nelle quattro sedi del Rettorato, del Centro Didattico di viale Morgagni, del Polo di Scienze Sociali di Novoli e del Polo Scientifico di Sesto Fiorentino. Questo a meno che non si debba andare al ballottaggio, caso in cui il rettore verrà eletto con un secondo turno mercoledì 17 e giovedì 18 giugno.
Il candidato che otterrà più voti da docenti (ordinari, associati, ricercatori a tempo indeterminato ed a tempo determinato in servizio), rappresentanti degli studenti (nel Consiglio di Amministrazione, nel Senato Accademico, nel Nucleo di Valutazione, nei Consigli dei Dipartimenti e delle Scuole), dal personale tecnico-amministrativo, e dai lettori e collaboratori esperti linguistici, rimarrà in carica per un mandato di 6 anni non rinnovabile, secondo il nuovo Statuto dell’Ateneo fiorentino.
Nelle prime due votazioni il rettore potrà essere eletto a maggioranza assoluta dei votanti, ma per la validità dovrà partecipare alla votazione la maggioranza degli aventi diritto (determinata calcolando il numero degli appartenenti alla categoria del personale tecnico-amministrativo e dirigente nella misura del 20%). In caso di mancata elezione nei primi due turno, sarà la volta del ballottaggio, il cui esito sarà valido se voteranno almeno un terzo degli aventi diritto.