Elezioni comunali: il Pd di Prato non trova il candidato

Un coup de théâtre sarebbero a questo punto le dimissioni del segretario

Prato – Saranno  184 i Comuni toscani nei quali i cittadini andranno al voto nelle elezioni amministrative del 2024 che si terranno l’8 e il 9 giugno in concomitanza con le elezioni europee. Tra i Comuni interessati  in Toscana anche i tre capoluoghi di Firenze, Livorno e Prato, mentre 34 quelli chiamati al voto che contano più di 15mila abitanti e dunque esposti al ballottaggio.

Una sfida politica particolarmente attesa in Toscana sia per il coinvolgimento del suo capoluogo ,ma anche perché riguarda il 67% del totale delle 273 amministrazioni comunali sul territorio regionale, e perché precederà di un solo anno le elezioni regionali. Ed è scontato che oltre all’amministrazione dei comuni, partiti e candidati, guardino già al futuro assetto politico della Regione Toscana. Attualmente il centrodestra nelle elezioni amministrative dello scorso anno confermandosi a Pisa, Siena e Massa, i tre capoluoghi di provincia della Toscana chiamati allora al voto, si è consolidato al punto che Luca Baroncini, commissario regionale della Lega in Toscana, affermò che i successi ottenuti nelle comunali facevano ben sperare non solo in quelle del 2024 ma aprivano all’obiettivo di conquistare la Regione nel 2025 “senza se e senza ma”.

Una sconfitta che fece dire a Fossi, parlamentare e Segretario regionale del PD Toscana, che erano state soprattutto le divisioni del centrosinistra a non aver  aiutato e che era tempo di cambiare il partito. Un invito parzialmente accolto da Firenze e Livorno con le candidature a sindaco anche se con non pochi distinguo, di Funaro e Salvetti, ma non certo da Prato. La Segreteria del giovane Marco Biagioni non sembra navigare e da un bel po’ in acque tranquille. Ad oggi primo marzo nonostante una serie di incontri ed appelli come l’apertura ai 5stelle dopo la vittoria in Sardegna in virtù del campo largo voluto da Schlein, mentre il Terzo Polo, Italia Viva, Azione Calenda, Psi e Lib Dem, si sono già staccati dichiarando di presentare al primo turno un proprio candidato sindaco, la Segreteria non riesce a dare volto e nome al futuro candidato sindaco Pd da contrapporre al centrodestra pratese di Gianni Cenni, e alla lista civica Targettopoli di Jonathan Targetti.

I nomi sul tavolo in via Carraia sono sempre quelli che oramai circolano da mesi e dai quali doveva uscire la candidatura unitaria del centrosinistra già dallo scorso autunno. Probabilmente ha pesato sulla “non scelta” anche la battaglia del sindaco uscente e presidente Anci Toscana Matteo Biffoni sul limite dei due mandati affinchè venisse cancellato per tutti e che si è conclusa a metà febbraio con un nulla di fatto.( La Lega ha ritirato in Parlamento l’emendamento a supporto di questa legge).

A ciò però si aggiunge l’increscioso episodio accaduto a Vaiano, dove il Pd è stato commissariato su indicazione del segretario Biagioni e siglato da Fossi, per il no al terzo mandato del sindaco uscente Primo Bosi, espresso dalla segretaria di Circolo del Pd vaianese, Roberta Roberti. A cui hanno fatto seguito le sue dimissioni determinate,a suo dire, dal blocco delle attività del partito e dalla mancanza di partecipazione interna, auspicando un partito democratico autentico.

E pensare che più di un mese fa al Beste Hub di via Bologna, Biagioni con lo slogan “Sarà per te” in omaggio a Francesco Nuti, metteva il partito democratico pratese in modalità on, non senza però forti polemiche a seguito del mancato invito a numerose rappresentanze cittadine, per le amministrative di giugno. Ora la situazione in casa del Pd pratese appare in stallo e stando ai beni informati che la calma sia solo apparente ma in realtà volano stracci. E in attesa di sapere chi sarà il prescelto o la prescelta dem un vero e proprio coup de théâtre sarebbero a questo punto le dimissioni del Segretario.

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