Agrinsieme (il coordinamento Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative agroalimentari, che a sua volta ricomprende Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative e Legacoop Agroalimentare), nell’ambito del confronto avviato con le forze politiche e istituzionali in vista delle elezioni del 24 e 25 febbraio, ha incontrato oggi a Roma il leader di Sinistra e Libertà (Sel) Nichi Vendola. Presente anche Loredana de Petris, parlamentare e candidata alle prossime elezioni per Sel. E’ stato presentato il documento elettorale in cui si sollecita, tra l’altro, una svolta nella politica agroalimentare in modo che contribuisca alla crescita del Paese e alla valorizzazione della qualità del “made in Italy”. Il leader di Sel ha sostenuto l’esigenza di una semplificazione dei rapporti tra agricoltori e Amministrazione pubblica e la necessità che la Pac debba essere riformata in modo adeguato puntare allo sviluppo e non alla sopravvivenza del settore "tenendo conto delle sfide riservate dal prossimo futuro”. “Occorre, in particolare, intervenire nell’apparato burocratico ministeriale, dove – ha rilevato – la mancanza di comunicazione tra dicasteri crea ritardi e duplicazioni a danno delle imprese”.
La delegazione di Agrinsieme era composta dal presidente di Confagricoltura Mario Guidi, dal presidente di Confcooperative e di Fedagri Maurizio Gardini, dal vicepresidente di Cia Domenico Brugnoni, dal vicepresidente vicario di Lagacoop-Agroalimentare Miriano Corsini, dai direttori generali di Confagricoltura Luigi Mastrobuono e di Legacoop-Agroalimentare Giuseppe Piscopo, dal direttore di Fedagri-Confcooperative Fabiola Di Loreto, dal direttore nazionale di Cia Rossana Zambelli.
Agrinsieme ha elencato le priorità contenute nel documento elettorale: un forte e più efficace impegno in campo europeo, soprattutto in vista della riforma Pac 2014-2020; politiche di rafforzamento dell’impresa e della cooperazione; rilancio della ricerca e dell’innovazione; ricambio generazionale; incentivi al mercato del lavoro; rafforzamento degli strumenti per il credito; maggiore semplificazione burocratica; riduzione dei costi produttivi, contributivi e fiscali; valorizzazione del “made in Italy” e tutela dalla contraffazione e dall’uso improprio dei marchi; gestione razionale e sostenibile del territorio e delle risorse idriche; sviluppo delle “agroenergie rinnovabili”.
Vendola ha avuto parole di grande apprezzamento per la nascita di Agrinsieme, che rappresenta un elemento innovativo e importante per il mondo agricolo. “La forte frammentazione aziendale -ha detto- necessita di aggregazione, raccordo e valorizzazione nelle filiere”. “Oggi -ha aggiunto- il ‘new deal’ di cui abbiamo bisogno è il recupero della vita in campagna. Un recupero che sia attrattivo di un ritorno non solo di vita in agricoltura, ma di interessi diffusi”.
Il leader di Sel ha espresso piena condivisione con il documento di Agrinsieme, affermando che “l’agricoltura è uno dei settori dove si può invertire una tendenza. Un rilancio dell’agricoltura come una delle partite di modernità del nostro Paese”. Vendola ha sottolineato l’impellente urgenza di politiche che favoriscano il ricambio generazionale in agricoltura. “L'aumento degli iscritti in Agraria -ha evidenziato- sta a significare che c’è un interesse di ritorno nel mondo agricolo da parte di molti giovani che evidentemente lo vedono come un’opportunità di lavoro”.
.