Dario Fo è morto questa mattina all’età di 90 anni. Drammaturgo, attore, regista, scrittore, autore, illustratore, pittore, scenografo, attivista italiano e molto altro, era stato insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1997. Per oltre 50 anni con la moglie Franca Rame ha rivoluzionato il mondo artistico italiano.
Numerosi i suoi legami con l’Emilia-Romagna. Solo quest’anno, l’artista aveva inaugurato le Giornate della laicità di Reggio-Emilia al Malaguzzi, preso parte alle polemiche contro Park Vittoria e inaugurato una mostra personale su Darwin a Cesenatico.
Celebre, anche grazie ai numerosi passaggi televisivi in Rai, la sua “lezione d’arte” dal vivo davanti alla facciata del Duomo di Modena, che diventò “Il tempio degli uomini liberi” per il ciclo del 2004 “Dario Fo racconta l’arte”. Iniziativa che passò anche dal Parco Ducale di Parma, dove insieme a Franca Rame raccontò la vita e le opere del Correggio – Il pittore che dipingeva a testa in giù. Innumerevoli le sue rappresentazioni nei teatri bolognesi, dall’Arena del Sole al Duse, a cominciare dal lavoro teatrale universalmente considerato come il suo capolavoro: “Mistero Buffo”.
Lo scorso marzo la sua Milano, il paese tutto, aveva celebrato i suoi 90 anni con una festa pubblica. Al Piccolo Teatro Studio di Milano, il 23 marzo, il giorno precedente al suo compleanno, amici, spettatori, celebrità lo avevano applaudito. Una celebrazione più lunga di un solo giorno, cominciata con l’inaugurazione, a Verona, nella sede dell’Archivio di Stato di Verona, del Laboratorio-Museo-Archivio destinato a valorizzare l’archivio di Dario Fo e Franca Rame. Un patrimonio enorme: oltre un milione di documenti tra scritti, copioni, locandine, scenografie che hanno fatto la storia del teatro di Fo e Rame, che ha curato e custodito ma soprattutto digitalizzato tutto.
Dario Fo ha lasciato la vita con l’energia e la carica con cui l’ha vissuta. “Se mi dovesse capitare qualcosa, dite che ho fatto di tutto per campare”, scherzava fino all’ultimo. A 71 anni era stato insignito del Premio Nobel, e 70 li aveva passati nel teatro che ha dominato da re, reinventando la satira, la comicità con oltre cento commedie, racconti, romanzi biografici, saggi, e da attore, scrittore, autore di canzoni, ma anche pittore, regista, scenografo, saggista, politico: un talento rinascimentale che ha fatto di Dario Fo il più grande e famoso artista italiano dei tempi moderni. “Con Franca abbiamo vissuto tre volte più degli altri”, diceva ripercorrendo una vita straordinaria, celebre in ogni parte del pianeta.