EGO International, il punto sull’export toscano

Firenze – Per le imprese della Toscana più attente all’internazionalizzazione dei prodotti, lo scorso anno è stato ricco di soddisfazioni, come riportato da una serie di articoli apparsi in rete: secondo i dati Istat, il volume di affari di oltre 42 miliardi di euro ha visto una crescita percentuale del 15,6% sull’anno precedente, e ha fatto piazzare la Toscana addirittura al primo posto in Italia per quanto riguarda l’incremento delle vendite all’estero. La capacità di internazionalizzazione delle imprese toscane ha effettivamente guadagnato l’attenzione degli osservatori più vicini al mondo dell’export: lo dimostrano le opinioni condivise da EGO International, che ha espresso pareri piuttosto positivi al riguardo. Le recensioni della nota azienda specializzata nel settore dell’export, confermano le opinioni che vedono l’agroalimentare e la pelletteria come trainanti per la nostra regione, assieme alla moda: sono infatti questi gli stessi comparti già segnalati da una recensione di EGOInternational di qualche tempo fa.

Un dato si rileva curioso e interessante: l’export toscano ha avuto il maggior incremento nei Paesi extra Ue, con una crescita del 27%.

L’Export toscano oggi e le prospettive per l’immediato futuro

Già all’inizio dell’anno in corso l’opinione degli esperti di EGO International indicava proprio i settori del food e del tessile tra i possibili protagonisti dell’internazionalizzazione del Made in Italy. Nonostante gli accadimenti noti a tutti, che negli ultimi mesi hanno rallentato la produttività e l’esportazione a livello planetario, la Toscana ha sorprendentemente mostrato numeri in attivo anche nel primo trimestre di quest’anno, come si può leggere in una recensione riportata dal Sole24Ore: se la moda è in leggera flessione, complessivamente si assiste a un incremento del +0,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In calo le vendite all’estero verso i paesi extraeuropei, ma in compenso è in crescita l’export all’interno dell’UE.

Recensioni di specialisti e autorevoli opinioni confermate da EGOInternational, vedono nello spirito imprenditoriale e nella capacità di innovare due degli elementi che hanno permesso alla Toscana di reggere in questo periodo non semplice. Sono caratteristiche capaci di premiare anche le imprese di calibro medio e piccolo, che secondo l’opinione comune sono il tessuto dell’economia nazionale. È altrettanto vero che manca ancora la visione globale necessaria a fare il salto di qualità per imporsi definitivamente e con successo nella competitiva arena dell’export globale. Viene giustamente citato il green come uno dei tavoli su cui si giocherà il futuro dell’esternalizzazione, ed è tematica condivisa da un’ampia serie di studi e recensioni.

D’altro canto, quando si parla di mancanza di risorse umane qualificate, pensiamo alla necessità, più volte segnalata sul blog di EGO International, di professionisti del settore capaci di studiare il mercato estero e di proporre una strategia di penetrazione basata sulla conoscenza approfondita dei buyers di riferimento e, inevitabilmente, sul digitale, per riqualificare i prodotti in un’ottica di internazionalizzazione. E anche in questo ambito, la Toscana ha le potenzialità per eccellere. Punti sui quali vale la pena di riflettere, per pianificare una ripresa economica che sappia sfruttare i punti di forza dell’economia territoriale e le possibilità della vendita oltre confine.

 

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