Parigi – “Illectronisme” il neologismo creato in Francia per designare gli analfabeti del digitale, cioè quei milioni di persone che per mancanza di mezzi o per età sono tagliati fuori dal mondo informatico, creando così una profonda frattura sociale nella popolazione.
Questo gap informatico si è fatto sentire ancora più drammaticamente in questi giorni di clausura aggravando le linee di demarcazione tra chi ha i mezzi di rimanere in contatto con familiari, amici e lavoro e chi invece è rimasto tagliato fuori completamente. E’ un isolamento che si aggiunge all’isolamento, commenta il quotidiano “Le Monde in una lunga inchiesta tra gli esclusi del numerico.
Secondo uno studio pubblicato nei mesi scorsi, il 17% dei francesi non ha accesso al digitale. Percentuale che sale al 21% se si escludono i minori di 15 anni. Come in Italia, sono i più anziani ad essere maggiormente “analfabeti” del digitale. La percentuale sale al 27% per gli over 60 e al 42% per gli over 80. I giovani però non ne sono a riparo: sarebbero il 12% dei francesi al di sotto dei 15%. L’età comunque non è il solo fattore che spega l’illettronismo. Prima di tutto bisogna anche tener conto che gli analfabeti sono ancora il 7% della popolazione d’oltralpe. Poi povertà e disoccupazione si fanno sentire pesantemente, impedendo l’accesso all’ormai indispensabile internet.
Questa privazione viene avvertita come una profonda ingiustizia sociale: per chi non ha pc e cellulari il confinamento è assai più penoso per chi riesce a vedere sugli schermi i propri familiari e passare il tempo vedendo film o chattare con gli amici lontani .Il problema della “frattura digitale” è diventato così oggetto di discussioni, con il governo invitato ad agire al più presto anche perché ormai in Francia gran parte delle pratiche amministrative avvengono per via informatica. Il programma si preannuncia non di immediata soluzione se si pensa che il divario si declina anche sulle competenze : il 38% dei francesi non possiede almeno una delle quattro competenze digitali essenziali cosicché un francese su quattro non sa come ottenere informazioni, uno su cinque non sa come comunicare via internet, una su tre non sa come ottenere informazioni su un un servizio e uno su due non sa come utilizzare internet per servizi amministrativi pubblici.
In attesa che il governo si muova varie organizzazioni cercano di venire in aiuto a chi non ha accesso a internet e comunque, ad esempio, deve riempire la sua attestazione per poter uscire di casa. Molte associazioni inoltre hanno deciso di organizzare permanenze anche solo per offrire un orecchio amico a chi ha bisogno di parlare.
C’è anche un lato positivo ad essere privi di internet, quello di non essere travolto dalle fake news sul coronavirus. In particolare imperversa quella secondo cui il Covid 19 sarebbe nato in un laboratorio, una tesi che seppure smentita ai più alti livelli scientifici, ha convinto un francese su quattro.