Firenze – E’ partita oggi la campagna per la raccolta di firme per la discussione in parlamento di una proposta di legge di iniziativa popolare per rendere obbligatorio l’insegnamento dell’educazione alla cittadinanza, la ex educazione civica, in tutte le scuole. La campagna è stata lanciata dall’Anci nazionale: molti sindaci italiani hanno aderito all’iniziativa.
A Firenze, in piazza Beccaria, l’avvio della campagna è stato varato dal presidente di Anci Toscana e sindaco di Prato, Matteo Biffoni e dal sindaco di Firenze Dario Nardella che era accompagnato dalla vice Cristina Giachi. L’insegnamento dell’educazione civica fu introdotto nel 1958 dall’allora ministro dell’Istruzione Aldo Moro, due ore al mese obbligatorie, affidate al professore di storia, senza valutazione. Negli anni, però, pur restando virtualmente nei programmi scolastici è stato sempre di più lasciato alla buona volontà dei professori e di fatto è scomparso nei percorsi di formazione dei ragazzi.
La proposta di legge di iniziativa popolare per la quale dovranno essere raccolte 50mila firme entro la fine dell’anno prevede che la materia diventi obbligatoria con voto finale. A questo scopo, se la legge sarà approvata, il ministero dell’Istruzione dovrà dare vita a una commissione in modo da regolare il nuovo impegno formativo.
Lo spirito dell’iniziativa è stato illustrato da Biffoni e Nardella. La conoscenza dei diritti e dei doveri cittadini – ha detto il Sindaco di Firenze – è fondamentale per ripristinare una cultura delle regole: il giovane deve comprendere il significato e fare proprie le regole del rispetto del bene comune e dell’altro che sono quelle su cui si basa la comunità civica locale e nazionale.
“Il contesto sociale ormai è cambiato – ha aggiunto Biffoni – Siamo tesi tutti a guardare un po’ troppo al nostro orticello e un po’ troppo poco al benessere collettivo. L’idea ripristinare le basi culturali del vivere comune e della capacità di relazionarsi con la comunità che ti sta intorno, può essere davvero utile e in particolare per le giovani generazioni. Se tutti i Comuni di mobilitano, credo che si possa raggiungere l’obiettivo in breve tempo”.
Il traguardo delle 50mila firme sembra possibile considerate, le adesioni dei Comuni continuano ad arrivare all’Anci da tutta Italia. In Toscana sono già più di trenta, e in questi giorni la proposta è all’ordine del giorno di giunta di moltissime amministrazioni. Oltre che nei gazebo sarà possibile firmare fino alla fine dell’anno negli uffici comunali, dove sarà distribuito materiale informativo e illustrato l’articolato della proposta, che -ha concluso Biffoni – “vuole esprimere il sentire comune a tanti sindaci e amministratori locali, che avvertono tutta l’urgenza di operare per una maggior diffusione del senso di appartenenza alla comunità dei cittadini e delle cittadine italiani”.
Foto in alto: il presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni con il primo manuale di educazione civica per le scuole realizzato da Mario Gozzini e Gian Paolo Meucci