La guerra è al culmine e l’impressione è che proseguirà a colpi di atti giudiziari anche in campagna elettorale. Il sindaco vicario Ugo Ferrari ha letto in consiglio comunale i “capi d’imputazione” a carico dell’ex assessore Franco Corradini, cacciato dalla giunta dopo il caos delle primarie. Corradini, ha detto Ferrari, è colpevole di assenze ingiustificate durante le riunioni di giunta e di avere votato contro atti da lui stesso firmati, di avere condotto una campagna aggressiva nei confronti del suo stesso partito durante le primarie. Motivazioni sufficienti, per il vicesindaco, per licenziare in tronco l’assessore.
Ma se le ragioni della cacciata erano note, la novità è che il Tar di Parma – al quale Corradini si è appellato contro il suo allontanamento – ha rifiutato la richiesta di sospensiva in attesa del pronunciamento definitivo. Ciò significa che l’ex assessore alla Sicurezza almeno per il momento non può rientrare in Municipio per decreto. Corradini però non ci sta. E’ furibondo e parla di violenza nei suoi confronti, solo per essersi candidato alle primarie. Ma soprattutto replica alle accuse, a cominciare da quella di essere stato assenteista. E rivela: “Il 27 dicembre sono stato operato al cuore, una cosa seria. E in giunta lo sapevano tutti, anche se adesso fingono di non saperlo. Vogliono un certificato medico? Sono pronto a fornirglielo”.
E non è finita, perché anche sul Victoria Park Corradini ha qualcosa da dire: “Mi accusano di avere votato contro atti firmati anche da me? Ho firmato un solo atto di giunta e ho votato contro tre volte su quattro. E all’epoca il sindaco era Delrio”. Ma è quando si parla della campagna per le primarie che Corradini si scalda di più: “Mi devono spiegare di cosa sono accusato, mi devono dire se ho mai offeso qualcuno. Ho subito una violenza inaudita. Ma a Reggio siamo o non siamo in democrazia?”