Le richieste della Provincia di Prato per finanziare l'edilizia scolastica nel pratese sono già state inviate al Governo attraverso l'Upi (Unione Province Italiane). Nell'elenco – informa la nota della Provincia – compaiono la palestra del polo scolastico di San Paolo, un intervento da 2,7 milioni di euro che doveva realizzare l'impianto per Rodari e Marconi. Ci sono poi una serie di interventi di manutenzione straordinaria. Per l'istituto Gramsci-Keynes si tratta delle cabine elttriche, costo circa 111 mila euro. Per l'istituto Buzzi adeguamento delle cabine elettriche, dell'impianto di rilevazione indendi e delle strutture di compartimentazione (per esempio porte tagliafuoco) che complessivamente valgono quasi 150 mila euro. Per il Dagomari servono 52 mila euro per l'adeguamento dell'impianto di rilevazione incendi.
Nei giorni scorsi il premier Renzi aveva fatto sapere di aver indirizzato a ogni sindaco di ogni Comune italiano una lettera in cui si chiedeva alla Giunta di segnalare un edificio scolastico in particolare bisogno di ristrutturazione, un'operazione evidentemente finalizzata a mettere a punto un programma operativo di ammodernamento degli edifici scolastici nell'ambito dell'annunciato piano scuola. L'attuazione del piano dovrebbe partire dal prossimo giugno, quando, cioè, le lezioni si interromperanno per fare spazio alla pausa estiva.
Supera di 3 milioni di euro il costo delle opere immediatamente cantierabili che la Provincia ha segnalato al Governo per l'edilizia scolastica. Si tratta di interventi bloccati dal patto di stabilità che la Provincia si agura possano finalmente partire grazie alle risorse destinate agli spazi scolastici che il Governo ha promesso. “Se consideriamo i tanti interventi che in questi ultimi anni hanno subito uno stop per l'impossibilità di derogare a un patto di stabilità dagli effetti devastanti, la cifra sale di molto”, ha spiegato l'assessore alle Infrastrutture della Provincia Ivano Menchetti.