Economie alternative: convegno a Firenze per renderle visibili …. e possibili

Firenze – “L’idea è questa: molta gente ha la chiara sensazione di vivere in un sistema che non è sostenibile dal punto di vista dell’ambiente, della società, dell’economia e del benessere. Il sistema si sostiene però grazie all’effetto  TINA (There Is No Alternative, non c’è alternativa). In sostanza tutto questo sarebbe il meglio che ci può toccare per mancanza di alternative. Invece le alternative ci sono e sono praticabili. Questo convegno cerca di renderle visibili”.

La sintesi dell’incontro che si terrà a Firenze sabato prossimo, 17 gennaio, a Palazzo Strozzi-Sacrati (piazza Duomo 10) sede della giunta regionale, è tutta nelle parole del professor Stefano Bartolini, titolare della cattedra di economia all’Università di Siena. L’incontro, che si terrà a partire dalle 10 in Sala Pegaso, ha per obiettivo un solo, semplice e pur difficilissimo scopo: portare all’evidenza delle persone che le alternative a un sistema che sta rivelando sempre più inefficienze, guasti, prezzi altissimi in termini di spreco di risorse e vite umane, nonchè in termini di democrazia reale e di distribuzione della ricchezza (che è anche la stessa cosa), non solo esistono, ma sono possibili.

Per arrivare a questa evidenza, il professor Bartolini, che più volte è intervenuto sulle pagine di Stamp, ha contattato e messo insieme, portandoli a Firenze, un “super gruppo” di pensatori fra i migliori esponenti di quella linea che, sia pur con differenze di vedute e proposte, cerca di realizzare efficaci alternative al sistema imperante, vale a dire quello da “fine della civiltà” che viene propinato come l’unico possibile e non solo: addirittura l’unico “pensabile”.

Ed è quello che spiega Bartolini: “C’era una volta il futuro, ma adesso il futuro non è più quello di una volta. Una volta c’era l’idea che potevamo migliorare le cose e lavorandoci, potevamo cambiare la situazione, migliorare il nostro presente e costruire un futuro migliore. Questa idea ci ha sempre accompagnato. La storia degli ultimi due secoli nei paesi occidentali è segnata da essa. Tale visione è recentemente morta, da non più di venti anni. Adesso navighiamo a vista, cercando di perdere il meno possibile i nostri privilegi, almeno chi ne ha. Abbiamo smarrito un progetto, viviamo nella diffusa sensazione di aver creato un sistema che non è sostenibile dal punto di vista dell’ambiente, della società, dell’economia e della felicità”.

Esiste ancora la possibilità di migliorare le situazione?La risposta è sì! – dice Bartolini – Proposte convincenti, migliori delle esistenti, esistono e si sono anche tradotte in esperimenti di successo. Il convegno proposto è un tentativo di distillare il meglio di queste proposte per l’umanizzazione della società e dell’economia. I relatori non sono solo persone convinte che sia possibile cambiare il mondo, ci spiegano anche come farlo”.

Ed ecco il programma: 

10:00 Gianni Salvadori, Assessore Regione Toscana

10:15 Stefano Bartolini, economista – Università di Siena

Modera: Luigino Bruni, Economista – LUMSA e IUSophia

11:15 Colin Crouch, politologo – Università di Warwick (video messaggio)

11:45 Coffee break

12:00 Donatella Della Porta, politologa – Istituto Europeo di Fiesole (video messaggio )

12:30 Richard Wilkinson, epidemiologo – Università di Nottingham, University College London e

Università di New York

13:30 Lunch

14:40 John De Graaf, giornalista –Direttore esecutivo di Take Back Your Time

Modera: Francesco Sarracino, economista – STATEC, Luxemburg; HSE-LCSR, Russia; GESIS, Germania

15:30 Tim Kasser, psicologo sociale – Knox College (video messaggio)

16:00 Coffee break

16:30 Vandana Shiva, ecologista e filosofa – Navdanya International Association

Modera: Stefano Bartolini, economista – Università di Siena

17:20 Francesco Sarracino, economista – STATEC, Luxemburg; HSE-LCSR, Russia; GESIS, Germania

18:10 Conclusioni

Ingresso libero e traduzione simultanea. 

 

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