Lo scoglio del nuovo ministro dell’Economia non è ancora stato superato, per questo motivo Renzi sta coltivando in queste ore l’ipotesi di affidare l’incarico a Graziano Delrio.
Il ministero dell’Economia è diventato un buco nero che ogni giorno divora un aspirante, l’ultima “vittima” è stato il professor Guido Tabellini, l’ex rettore della Bocconi non sembra convincere del tutto il premier e la sua candidatura sembra aver perso ormai quota. Un’alternativa più gradita a Renzi sarebbe Carlo Padoan, già al Fmi e all’Ocse, su questo ultimo nome peserebbero però agli occhi del gruppo del premier il passato da collaboratore di Massimo D’Alema. Resta in corsa anche Enrico Morando, esperto conoscitore della finanza pubblica in Parlamento.
Renzi è dell’idea di creare un forte asse Palazzo Chigi-Tesoro, con la possibilità di poter dialogare con un ministro di sua totale fiducia. Sarebbe proprio questo il motivo che sta spingendo il premier a chiedere un sacrificio al suo braccio destro Graziano Delrio, che non ha una competenza specifica (laureato in medicina, specializzato in endocrinologia). L’ex sindaco di Reggio Emilia resta comunque ancora solo un’ipotesi nella testa di Renzi, e se dovesse finire all’Economia lascerebbe scoperta una postazione delicata, quella di sottosegretario alla presidenza.
Delrio al ministero dell’Economia? “Sui singoli permettetemi di non esprimermi. A livello personale ho molta amicizia e molto rispetto per Delrio. Sicuramente in assoluto e’ un buon nome ma permettetemi di non esprimere giudizi”. Cosi’ il leader Confindustria, Giorgio Squinzi, declina ogni commento sul totonomine in corso per il governo.
Si stanno intanto sbloccando altre caselle, in ascesa per il ministero delle Politiche agricole c’è un nome nuovo, quello della senatrice reggiana Leana Pignedoli, apprezzata sia da Renzi che da Delrio.