Firenze – Primo patto sull’economia circolare in Toscana: è stato firmato per il distretto del cuoio e vale 80 milioni di euro, sottoscritto da Regione Toscana, Associazione Conciatori e Rea impianti. Attrezzerà il distretto di Santa Croce di tutti gli impianti necessari al recupero sicuro dei rifiuti, ovvero l’ammodernamento del depuratore, un impianto di trattamento fanghi e uno di trattamento dei sottoprodotti.
Si tratta di investimenti la cui principale conseguenza è quella di ridurre, fino ad eliminare, lo smaltimento in discarica di fanghi di depurazione e di scarti della lavorazione conciaria per ricavare concime organico di alta qualità e conglomerati bituminosi e cementizi dando piena attuazione all’economia circolare.
In particolare, ad oggi vanno in discarica 50mila tonnellate di scarti di lavorazione (prodotti da conciatori e pellettieri) alle quali si aggiungono altre circa 20/30mila tonnellate di scarti di pelli prodotte altrove nel territorio regionale; inoltre 20mila tonnellate di carniccio e rasature ad oggi usate per produrre concimi. A questi rifiuti si aggiungono 70mila tonnellate di fanghi.
“L’accordo di oggi – ha detto il presidente dell’Associazione Conciatori Alessandro Francioni – si inserisce nel quadro di investimenti che l’ Associazione Conciatori sta proseguendo nell’ottica di valorizzare tutte quelle che sono le pratiche improntate ad economia circolare , che già oggi trovano proprio nel distretto conciario di Santa Croce sull’Arno una tra le realtà produttive più significative. In quest’ ottica avrà un impatto particolarmente positivo il ritiro che i conciatori faranno dei ritagli di pelle da parte dei clienti (pellettieri e calzaturieri) offrendo così nel modo più utile una soluzione razionale e positiva per l’intera filiera”.
“Si tratta di un accordo emblematico – ha concluso Alessandro Giari, amministratore unico di Rea Impianti srl – e significativo perché apre a una logica di sistema di cui abbiamo grande bisogno in Toscana. Noi ci siamo convinti velocemente della sua bontà e ci siamo offerti volentieri, tanto più che anche noi stiamo trasformando il nostro impianto da discarica a polo industriale di recupero di materia e energia. La strada per essere competitivi è una sola: il sistema integrato, come quello che stiamo costruendo”.
I contenuti del protocollo
L’accordo vuole favorire la realizzazione di investimenti finalizzati alla riduzione della quantità di rifiuti prodotti nel ciclo produttivo. Vuole anche valorizzare quei rifiuti attraverso il riciclo, il recupero e il riuso. Al tempo stesso si punta a assicurare lo smaltimento dei rifiuti prodotti dalle imprese conciarie non recuperabili presso la discarica di Scapigliato (Cecina) di Rea Impianti per tutta la durata della fase transitoria (tre anni) fino all’entrata in funzione dei nuovi impianti di economia circolare.
La Regione Toscana da parte sua si impegna ad assicurare la conclusione dei procedimenti amministrativi necessari per la realizzazione degli impianti di economia circolare a servizio delle aziende conciarie rappresentate dall’Associazione dei conciatori.
L’attuazione del protocollo d’intesa verrà infine costantemente presidiata da un Tavolo presieduto dall’assessore all’ambiente Federica Fratoni.
L’Associazione Conciatori richiederà le autorizzazioni per i seguenti impianti di economia circolare, con una precisa finalità: realizzare, dai rifiuti, prodotti qualitativamente migliori:
Impianto di depurazione, sito di via del Bosco 283 Santa Croce (investimenti inseriti nell’accordo di programma da 204 milioni di euro del 2013)
L’impianto di depurazione sarà interessato dai seguenti tre macro interventi:
– incremento della potenzialità del depuratore per il trattamento dei reflui domestici provenienti dalla Valdinievole (11 mil. m3/annui) e della Valdera (6 mil. m3/annui),
– ristrutturazione depuratore di via del Castellare a Santa Croce per il trattamento di una aliquota delle acque reflue domestiche della Valdinievole ai fini del riutilizzo negli insediamenti produttivi (acquedotto industriale);
– incremento della potenzialità della linea industriale del depuratore da 20.000 a 30.000 m3/giorno.
Impianto di trattamento fanghi, sito di via S.Andrea 121 a Santa Croce (investimento da 50milioni di euro)
L’impianto sarà interessato dalla realizzazione di opere connesse all’incremento della propria potenzialità conseguente al trattamento e relativa inertizzazione di nuovi codici CER derivanti dalla filiera produttiva, fino a 150.000 ton/anno;
L’investimento prevede altresì all’inserimento di una nuova sezione impiantistica tesa a trattare ulteriormente l’inerte finale (KEU) – attualmente inviato a recupero come rifiuto – al fine dell’ottenimento di un prodotto finito classificabile come EOW e re-inseribile in commercio.
Impianto di trattamento sottoprodotti di origine conciaria, di via Nuova Francesca a Santa Croce (investimento da 30 milioni di euro)
L’impianto verrà interessato dai seguenti interventi:
-una modifica della linea di lavorazione del carniccio in modo tale da recuperare la quasi totalità del grasso dal residuo solido della lavorazione ed ottenere un nuovo prodotto (concime solido organo-fosfatico) a più alto valore aggiunto rispetto al correttivo calcico – Natifert – in quanto costituente la base per concimi destinati alla radicazione delle piante
– l’istallazione di un impianto di nanofiltrazione per la parziale concentrazione dell’idrolizzato da carniccio al fine di risparmiare energia termica (quindi metano) nella fase di concentrazione;
– aumento da 1000 a 6000 tonnellate/anno delle spaccature in trippa (sottoprodotto di origine animale) da poter ritirare, compensando il maggior apporto di queste con una diminuzione del quantitativo massimo di carniccio da ritirare che, di conseguenza, passerebbe da 80.000 tonnellate/anno a 74.000 tonnellate/anno;
Sono altresì previsti interventi di: modifica della linea di lavorazione delle rasature al cromo, mediante l’utilizzo di un processo di idrolisi acida ed un sistema di recupero a membrane, in modo tale da recuperare tutto il cromo – da reinserire nel ciclo conciario tramite l’impianto di trattamento cromo gestito da Aquarno spa – e riducendo di più dell’85% i residui da inviare in discarica, nonché per incrementare la capacità di lavorazione delle rasature da 12.000 a 40.000
Rea Impianti srl
Rea Impianti srl, società al 100% del Comune di Rosignano Marittimo ha in concessione il Polo di Scapigliato per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti urbani e speciali non pericolosi. Adesso sta sviluppando il progetto “La Fabbrica del Futuro”, attraverso il quale punta al graduale superamento della discarica per trasformare Scapigliato in un polo industriale innovativo finalizzato al recupero di energia e nuova materia prima secondaria dai rifiuti.
Il distretto conciario
Il distretto industriale conciario di Santa Croce sull’Arno comprende i Comuni di Castelfranco di Sotto, Montopoli in Val d’Arno, Santa Croce sull’Arno, Santa Maria a Monte, San Miniato e Fucecchio.
I principali prodotti sono pelle e cuoio da suola per calzature (60% della produzione), pelletteria (30%), abbigliamento, arredamento e altre (10%).
Nel distretto è concentrato circa il 35% della produzione nazionale di pelli ed il 98% della produzione nazionale di cuoio da suola.
Nel distretto sono presenti circa 500 aziende della filiera conciaria, con oltre 6.000 addetti ed una dimensione media di circa 12 addetti, per un fatturato pari a 2 miliardi e 400 milioni, con le esportazioni che rappresentano circa il 70% del fatturato.