Echi di Fotografia Europea

La grande Sarah Moon al lavoro al museo naturalistico di Reggio

VISITA GUIDATA ALCHIMIE SARAH MOONDopo il grande successo di pubblico e di critica riscosso dalle mostre di Sarah Moon nella scorsa edizione di Fotografia Europea, la grande fotografa francese torna a Reggio Emilia dove resterà fino a domenica per sviluppare ulteriormente il progetto avviato per il festival. La rassegna reggiana nel 2014 aveva invitato la fotografa, da sempre affascinata dai musei di storia naturale e dai Cabinet de Curiosités, a lavorare sulle collezioni dei Musei Civici cittadini. Da questa ricerca sono nati gli scatti di Journal de Voyage che sono stati ospitati nella suggestiva nuova ala dei Musei Civici, inaugurata proprio in occasione dell’inizio del festival, dopo l’intervento di ristrutturazione curato dall’architetto Italo Rota.
La mostra costituiva una sorta di diario illustrato, un acrobatico carnet de voyage dove animali vivi o impagliati dimenticati nelle loro gabbie o in dimore abbandonate sembrano prigionieri dei propri e dei sogni altrui e i reperti sono restituiti con uno sguardo onirico e incantato quasi monocromatico.Sarah Moon, perfetta alchimista dello sguardo, è una delle fotografe, registe e artiste più famose della contemporaneità. Dalla fotografia di moda alla ricerca artistica, Sarah Moon trova nell’equilibrio tra veglia e sogno la cifra della sua produzione che supera i confini della fotografia e arriva fino alla realizzazione di film. 
In questo weekend la nostra città torna ad essere la sua fonte d’ispirazione, la grande fotografa francese ricercherà nel tessuto cittadino e in particolare nei suoi giardini e spazi verdi quelle alchimie che hanno incantato gli spettatori di tutto il mondo.
Questi nuovi scatti confluiranno in una preziosa pubblicazione edita da Silvana Editoriale.
Note biografiche
Sarah Moon (1941) entra in contatto con il mondo dell’arte studiando pittura durante l’adolescenza, ma è lavorando come modella nella Londra degli anni ’60 che comprende le potenzialità del mezzo fotografico e decide di passare dall’altra parte dell’obiettivo. È il 1967 quando collabora come fotografa per la maison Cacharel e  in seguito con i grandi nomi dell’editoria come VogueElleHarpers’ Bazaar e Marie-Claire e della  moda ChanelDior. Grazie alla sua capacità di cogliere in un solo scatto l’elegante e patinato mondo del fashion system, alle atmosfere misteriose e lontane che riesce a ricreare e a quel gusto un po’ retrò che richiama alla malinconia del primo novecento, Sarah Moon raggiunge la fama internazionale nel campo del fashion e nel 1972 è la prima donna a scattare le foto per il calendario Pirelli. 
Dalla fine degli anni settanta l’artista sente la fotografia di moda come un limite per se stessa e inizia quindi un percorso di ricerca che la porterà a dedicarsi, dal 1985, principalmente a progetti personali sviluppando lavori che ruotano intorno a tre temi principali: l’evanescenza della bellezza, l’incerto e lo scorrere del tempo. Questa svolta nella sua attività la porterà anche alla realizzazione di film.

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