Firenze – Stamattina, domenica 23 agosto, presso il Giardino della Meditazione “L.Lensi” a Stabbia, si è tenuta la manifestazione organizzata in occasione del 76°anniversario dell’Eccidio del Padule di Fucecchio dove persero la vita 174 civili.Lasciando intatta la solennità della giornata, la cerimonia si è tenuta con sobrietà tenendo conto del rigoroso rispetto delle norme per il contenimento del contagio. Il limpido squillo delle chiarine da parte della Famiglia del Gonfalone della Città di Firenze ha aperto la manifestazione, con gli enti promotori, i Comuni di Castelfranco di Sotto, di Cerreto Guidi, di Fucecchio, di Larciano, di Monsummano Terme, di Ponte Buggianese, il Governo e la Regione Toscana che hanno deposto una corona d’alloro al cippo che ricorda la strage.
Le note dell’ inno italiano hanno preceduto l’intervento introduttivo del Sindaco di Cerreto Guidi Simona Rossetti che ha sottolineato come il tanto che si è fatto in questi anni con commemorazioni, libri e iniziative sia sempre poco rispetto all’importanza della vicenda e ai significati che porta con sé.
Dopo la Santa Messa celebrata dal Vescovo di San Miniato, Mons. Andrea Migliavacca, sono seguiti i ricordi dei sopravvissuti e dei familiari delle vittime dell’Eccidio.
Toccanti le parole di Vittoria Tognozzi, Antonio Cavallini e Tosca Lepori. Sono state declamate da alcuni bambini delle poesie di Ungaretti, mentre Fausto Prestini ha letto “Uomo del mio tempo” di Quasimodo. La lettura di una poesia di Eugenio Borgioli ha anticipato l’appassionato intervento di Bernard Dika, già presidente del Parlamento regionale degli studenti della Toscana, nonché alfiere della Repubblica Italiana su nomina diretta del Presidente della Repubblica che ha insistito sul fatto di far conoscere sempre di più quanto accadde in Padule. Portare qui per alcune ore i ragazzi delle scuole può contare più di tante lezioni in classe.