Firenze – Stiano sereni, i lavoratori di Eataly Firenze che lo scorso weekend hanno messo in piedi il primo sciopero nell’azienda di Oscar Farinetti (a suo tempo in pole position per un ministero nell’attuale governo Renzi) contro la decisione aziendale di non rinnovare i contratti di circa 60 addetti a tempo determinato (vale a dire il 50% del personale) . Il sindaco Dario Nardella infatti dichiara: “Faremo la nostra parte, perché il lavoro per noi è al primo posto. Troviamo in Eataly un interlocutore serio e affidabile, e siamo fiduciosi sul fatto che si possa recuperare là dove la situazione sia recuperabile”.
E, sebbene il tema in oggetto sia seguito, come sottolineato dallo stesso Nardella, dall’assessore Federico Gianassi con il quale il primo cittadino ha già avuto modo di confrontarsi sull’argomento, “il Comune farà la sua parte – ribadisce il sindaco – conosco Farinetti: lo conosco come imprenditore brillante e disponibile, molto pragmatico e concreto, penso che si potrà trovare una soluzione positiva per i lavoratori”.
Infine, Nardella ricorda: “Eataly è nato per dare una risposta alla crisi che si era aperta con la chiusura della libreria Edison e Martelli (alcuni dipendenti delle quali erano stati riassorbiti nello store): ha dunque ha già rappresentato e offerto una risposta a lavoratori che altrimenti sarebbero rimasti senza una occupazione. Dunque abbiamo già visto alla prova dei fatti le buone intenzioni della proprietà”.