E noi come stronzi rimanemmo a guardare

Prendiamo in prestito l’evocativo film di Pif (peraltro facente parte della rutilante kermesse) per dirvi che sta per scoppiare Restate 2022. Ovvero la rassegna di cultura zonale, diffusa e profusa che costellerà il periodo più caldo dell’anno. 350 appuntamenti, da giugno a settembre, nei quartieri e nelle ville con musica, danza, fotografia, poesia, teatro, cinema e libri. E c’è ancora chi si lamenta (si contano sulle dita di una mano) che in centro non c’è niente…

Puntuale anche nel 2022 arriva il grande cartellone estivo di Reggio Emilia. Con cultura e spettacoli di ogni genere e di qualità, Restate invade pacificamente i luoghi più belli e cari ai reggiani nella città storica e, con il nuovo titolo Belli freschi, che suona quale auspicio e disincantata consapevolezza, si estende ai quartieri promettendo, insieme con la consolidata rassegna ‘sorella’ Estate Popolare, quello svago e quella socialità che portano fresco almeno alla mente e all’anima anche sotto casa.

Il gran cartellone – oltre 350 proposte da giugno a settembre in 30 luoghi diversi, la maggior parte dei quali a ingresso gratuito – è stato costruito da Comune di Reggio Emilia e Fondazione Palazzo Magnani insieme con una ampia e variegata pluralità di soggetti tra fondazioni e istituzioni culturali, associazioni, singoli artisti, soggetti privati, riuniti in una rete di creatività e collaborazione irrobustita dalla volontà di lavorare insieme. Grazie a loro gli spazi pubblici e del vivere quotidiano si trasformano in palcoscenici per fare teatro, musica, danza, arte, poesia e allegria.

In Restate tutto abbonda, in particolare ciò che è più atteso: i concerti del Festival dei Pianisti italiani e le musiche di Mundus, gli spettacoli di Fondazione nazionale della danza/Aterballetto e della Fondazione i Teatri, la poesia di ‘Vola alta parola’ a Palazzo da Mosto, i concerti dell’Istituto Peri-Merulo, il Circo Dinamico, il Jazz del Gerra.

In certi casi, è come se la primavera sfociasse nell’estate non solo nella realtà climatica, ma anche nel palinsesto delle manifestazioni. Infatti e ad esempio, la programmazione dei Teatri offre tra l’altro il concerto della rinomata Accademia Bizantina; Fotografia Europea porta in dote le mostre di Luigi Ghirri e Vasco Ascolini (con aperture prolungate); i danzatori di Aterballetto e del Greek National Opera Ballet mettono in scena la nuova e assai originale produzione ‘An Ideal City/Microdanze’; il Palazzo dei Musei si fa conoscere non solo con l’apertura serale ma anche con la presentazione del volume ‘Io sono Museo’ dedicato al Nuovo Museo di Italo Rota e, sempre in tema di riqualificazioni e restauri di beni culturali comuni che hanno riguardato il centro storico negli ultimi tempi, Andrea Zamboni presenta il volume ‘Non finito. I Chiostri di San Pietro a Reggio Emilia’.

Luogo di performance giustamente privilegiato, i Chiostri di San Pietro con teatro, danza, musica, videoproiezioni a cura di Fondazione i Teatri, Fondazione nazionale della Danza-Aterballetto, Ater Fondazione con Mundus, Istituto superiore di Studi musicali ‘Peri-Merulo’. Gli Orti di Santa Chiara dello Spazio Gerra risuoneranno ai ritmi della musica jazz, folk e avanguardia.

Restate 2022 si arricchisce quest’anno della programmazione di Belli freschi, rassegna di eventi e appuntamenti nei quartieri, in cui daranno il meglio di sé in termini di fascino, accoglienza e bellezza storica i parchi e le aree pertinenziali del Mauriziano, di Villa Levi e della Reggia di Rivalta (area non interessata dal cantiere) e del Giardino di Gabrina alle Acque Chiare. A questa, si affianca Estate Popolare, il cartellone di iniziative, spettacoli, laboratori, giochi e sport promosso nei quartieri di Reggio Emilia da Acer e Comune di Reggio Emilia, con il sostegno del Comitato territoriale di Iren.

E non mancheranno le attese iniziative di ‘vicinato culturale’ o di ‘musica da vicino’ che dir si voglia, come Suoni dai balconi, Picnic festival e Dinamico festival.

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