Livorno – E’ morto stanotte, a Livorno, la città che aveva scelto per condurvi la sua vita. E’ morto un’icona, un manifesto, una rivoluzione. E’ Lindsay Kemp, coreografo, attore, ballerino, mimo e regista britannico. Ma soprattutto artista, nel senso più completo e geniale della parola. I suoi spettacoli cambiarono l’immaginario del rock, ma anche del teatro, il modo stesso con cui si affrontava uno spettacolo, da parte sia degli spettatori che degli “operatori”. “Flowers” fu qualcosa di più dell’inizio del successo, rappresentò le nuove immagini con cui una generazione intera, afasica e ciarliera al medesimo tempo, poteva comunicare.
La notizia, che è stata data dal GR1 Rai, lascia in molti il vuoto. Kemp ci lascia a 80 anni. Era nato il 3 maggio del 1938, e uomo del novecento era rimasto, soprattutto per quella fede nel fatto che la ribellione della fantasia potesse vincere e cambiare il mondo. Era nato a Cheshire, in Gran Bretagna. Un primo saggio della sua natura indomita fu in che modo si guadagnò l’espulsione dall’Accademia Navale in cui era, vale a dire per quello spettacolo in cui rappresentò Salomè coperto solo di carta igienica. E, come riportano le agenzie, la motivazione fu lo spreco di carta igienica. Poi gli studi d’arte al Bradford College con il pittore David Hockney, poi la fama.