E’ morto Antonio Paolucci, grande promotore e gestore del patrimonio artistico

Ex ministro per i Beni culturali durante il governo Dini e direttore dei Musei Vaticani

Firenze – Si è spento a Firenze Antonio Paolucci dirigente dei più alti ranghi della tutela del patrimonio storico artistico e del restauro in Italia. Aveva 84 anni. “Ha rappresentato – scrive L’Accademia delle Arti del Disgno nell’annunciare la sua morte – una delle figure più nobili di un nuovo umanesimo. Con appassionato rigore ha governato e tutelato il museo diffuso italiano”. Studioso del rinascimento, saggista, curatore di numerosissime mostre internazionali, ha scritto per numerose testate giornalistiche ed è stato anche un riconosciuto e apprezzato divulgatore.

Figlio di antiquari, nato a Rimini nel 1939, Paolucci compì gli studi di storia dell’arte con Roberto Longhi a Firenze dove si laureò nel 1964 con una tesi sugli Zaganelli da Cotignola e quindi a Bologna dove si specializzò con Francesco Arcangeli. Vincitore di concorso di ispettore nel 1969 entrò nell’Amministrazione dei Beni Culturali a Firenze. Dal 1980 fu Soprintendente reggente presso la Soprintendenza del Veneto fino al 1982, dal 1984 al 1986 fu Soprintendente per i Beni Artistici di Mantova Brescia e Cremona.

Divenuto Soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure a Firenze ricoprì la carica fino al 1988 quando divenne Soprintendente per i Beni Storici e Artistici di Firenze, Pistoia e Prato. Nel 2002 fu il primo Soprintendente speciale per il Polo Museale Fiorentino fino al 2006 L’anno successivo Sua Santità Benedetto XVI lo chiamò a dirigere le collezioni pontificie nominandolo Direttore dei Musei Vaticani.  Tra gli altri incarichi è stato Presidente del Comitato Scientifico per le mostre d’arte nelle Scuderie del Quirinale, vicepresidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali e Presidente della Fondazione Horne.
Accademico d’Onore dell’Accademia delle Arti del Disegno dal 1974, fu eletto accademico Corrispondente nel 1990 e divenne Ordinario nel 2007.

“Stanotte ci ha lasciato un uomo di Stato ed uno dei più significativi studiosi italiani degli ultimi decenni, con doti di eloquio e scrittura impareggiabili e un naturale talento nel diffondere il sapere. Non solo: Antonio Paolucci possedeva la capacità di governare l’arte e il suo mondo, di soprintendere ai suoi delicatissimi equilibri. Da ministro e a capo dei Beni Culturali fiorentini è stato la guida, per tanti anni, del sistema della tutela, dunque la sua scomparsa è una perdita incolmabile. Le Gallerie degli Uffizi, che annoverano numerosi dipendenti cresciuti alla sua ombra, si stringono alla famiglia nel cordoglio. In suo onore, l’Auditorium del museo dove tante volte ha incantato le persone con le sue parole, porterà il suo nome, mentre la sua eredità intellettuale sarà di scientifica ispirazione”. Così il direttore delle Gallerie degli Uffizi Simone Verde sulla scomparsa di Antonio Paolucci.

Il funerale si terrà il giorno 06 febbraio 2024 alle ore 15.30
nella Basilica della Santissima Annunziata di Firenze

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