E’ morto Alessandro Margara, ispiratore della legge Gozzini

Firenze -L’impronta  di Alessandro Margara, magistrato che  “trattava i  detenuti come uomini”, rimane nella legge Gozzini, che, come ricorda il sindaco di Firenze Dario Nardella nella sua nota di cordoglio per la  scomparsa del magistrato, è “una riforma dell’ordinamento penitenziario tra le più avanzate d’Europa”. 

Scompare così ad 86 anni uno dei protagonisti di quella grande riforma che tentò di mettere in chiaro il ruolo della rieducazione nella pena detentiva e che tentò anche di mettere n pratica il dettato costituzionale della “pena rieducativa”. Nella carriera di Margara, fu particolarmente significativa la nomina che  il ministro della giustizia Giovanni Maria Flick, nel 1997, gli attribuì come direttore generale del Dipartimento della amministrazione penitenziaria. Nomina che non fu confermata, a distanza di due anni, dal ministro Oliviero Diliberto. In seguito a ciò, Margara per sua volontà rientrò al tribunale di sorveglianza di Firenze mantenendo le funzioni di semplice magistrato. In seguito, ormai in pensione (2002) tenne per quasi 10 anni le redini nel ruolo di presidente della Fondazione Michelucci di Fiesole, mentre fra il 2011 e il 2013 fu garante regionale dei detenuti. 

Il funerale verrà tenuto lunedì alle 10 nella parrocchia di San Pietro in Palco in piazza Elia Dalla Costa (Firenze) mentre da domani sarà possibile portare un estremo saluto alla salma, che verrà esposta dalle 10,30 presso la Misericordia di Badia a Ripoli.

 

foto: https://www.radioradicale.it/soggetti/alessandro-margara

 

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