Scandicci – La chiesa è gremita, e Niccolò è là nel mezzo, dentro la bara coperta di fiori e con sopra una sciarpa della Fiorentina. C’è anche la maglia della sua squadra del cuore, col suo nome sopra, portata dai rappresentanti della Viola. E’ tornato a casa, Niccolo’ Ciatti, 22 anni, ucciso a calci e pugni e calci in discoteca a Lloret de Mar. Il dolore è come un muro che non si scalfisce, neppure con le lacrime. E’ da stamattina che la bara giace nella chiesa di Gesù Buon Pastore a Casellina, nell’area di Scandicci, dove Niccolò viveva con la famiglia e da dove è partito per andarsene in Spagna, una vacanza con gli amici.
E’ tornato ieri sera. La bara è giunta con un volo atterrato all’aeroporto di Fiumicino. Ad accoglierla, padre, madre e sorella. C’erano anche le istituzioni, allo scalo romano di Fiumicino, rappresentate dall sottosegretario alla giustizia Cosimo Ferri. E oggi, a Scandicci, come ha disposto il sindaco Sandro Fallani, è lutto cittadino. Stamattina in chiesa c’era anche il segretario del Pd Matteo Renzi, che ha abbracciato i famigliari del ragazzo.
Ma la vera protagonista è la folla: migiiaia di persone, si parla di almeno duemila, che hanno stretto forte in un abbraccio collettivo Niccolò e la sua famiglia. Luigi Ciatti, il padre, ha avuto parole di ringraziamento sia verso l’ex premier, sia verso tutti quelli che hanno accompagnato la famiglia in questi terribili giorni.
Intanto, le indagini si stanno svolgendo in modo parallelo, sia in Italia che in Spagna. Oltre i tre aggressori, i magistrati italiani vogliono anche andare a fondo circa i controlli e le condizioni di sicurezza della discoteca. il sindaco Dario Nardella , ha annunciato che la Città metropolitana di Firenze si costituirà parte civile nel processo contro Rasul Bisultanov, il presunto omicida dl ragazzo di Scandicci, insieme al sindaco di Scandicci, Sandro Fallani.