Firenze – Una folla di circa duemila persone si è riversata nel centro storico di Firenze per la prima manifestazione studentesca dell’anno. Un corteo bello colorato con striscioni e slogan, con il contributo dei sindacati e dei lavoratori, che fa venire in mente altre piazze e altri periodi. Sì, dal momento che è proprio in questo mescolarsi di rivendicazioni studentesche e sindacali che si coglie la novità di quest’anno. L’ansia per un futuro sempre più fragile coinvolge chi lavora e chi studia. E il Jobs Act passato per fiducia al Senato non sembra davvero un biglietto di presentazione capace di rintuzzare le preoccupazioni della gente comune.
Intanto il corteo si snoda per le vie della città, previsto l’arrivo in piazza Santo Spirito. A Pisa sono scesi in piazza in oltre 300. Il problema fondamentale? “Una scuola che tratta come numeri, che annulla le propensioni naturali, che educa a livellare le differenze, che esercita il controllo”. Livellare verso cosa, verso che? “Disabitua a usare il cervello, abitua a prendere ordini, si traduce in una formazione continua verso il conformismo”. E ancora, stop deciso alle privatizzazioni. Insomma è tutto un modello educativo a essere preso di mira.