Si inaugurano mercoledì 5 marzo, alle ore 11.00, presso l’atrio del Comune, le mostre “Il radar: una storia italiana” e “100 Anni di Ingegneria a Pisa”, due esposizioni che raccontano rispettivamente la storia di “Gufo”, il primo radar italiano realizzato tra gli anni ’30 e ’40 del Novecento dall’ingegnere e ufficiale della Regia Marina Ugo Tiberio insieme a Nello Carrara, padre delle microonde, e la storia della Scuola di Ingegneria a 100 anni dalla sua nascita ufficiale. La mostre, realizzate nell’ambito della manifestazione regionale “Pianeta Galileo”, sono allestite presso l’atrio del Comune di Pisa in Piazza XX Settembre, e saranno visitabili fino al 18 marzo.
Alla giornata di apertura parteciperanno, presso la Sala Regia del Comune di Pisa anche i rappresentanti del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e del Laboratorio RaSS del CNIT, che hanno collaborato all’allestimento dell’esposizione, tra cui il professor Enzo Dalle Mese, che introdurrà la mostra sul radar, il professor Paolo Tiberio e il professor Mario Calamia che ricorderanno la figura di Ugo Tiberio, e il professor Giuliano Manara che parlerà de “Le prospettive delle Telecomunicazioni”.
L’evento terminerà con la premiazione di 20 studenti immatricolati al corso di laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni che sono risultati vincitori del contributo di 1.000 euro cadauno messo a disposizione da una serie di aziende ed enti che operano nel settore. Le aziende e gli enti che hanno contribuito all’istituzione delle borse sono IDS Ingegneria dei Sistemi SpA, SECO Srl, INTECS SpA, WiTech SpA, WASS – Whitehead Sistemi Subacquei SpA, Pasquali Microwave Systems s.r.l, Cloud Comnet , IEEE AES Society, Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni – Unità di Ricerca Pisa.
La mostra “100 Anni di Ingegneria a Pisa”
L’ingegneria a Pisa ha radici antiche: già nell’ottobre 1839 Pisa fu sede del I° Congresso degli Scienziati italiani con oltre quattrocento studiosi, a testimonianza dell'importanza dell'Ateneo in ambito scientifico. A partire dal 1850 furono creati gli insegnamenti ingegneristici con l'istituzione dei corsi di laurea in Ingegneria civile e in Architettura, seguiti dall'istituzione del primo corso di applicazione per ingegneri nel 1875, e dalla Scuola di applicazione nel 1913. Con questa mostra si vuole ricostruire e illustrare le varie tappe di questa storia presentando gli sviluppi della Scuola, poi della Facoltà e ora dal 1° novembre 2013 nuovamente della Scuola di ingegneria. Accanto agli aspetti scientifico-tecnologici, la mostra offrirà pure spunti di riflessione sugli aspetti storico-economici, che si accompagnano ai processi tecnico-scientifici e che arrivano a determinare gli accadimenti storici. All’interno di questa storia ci sono poi le “persone”: quelle celebri, Dini, Lazzarino, Pistolesi, Tiberio, e quelle “normali”, i “ragazzi del 1899”, che lasciarono l’Ateneo per arruolarsi. Tutti per vari e diversi aspetti, per le loro qualità professionali e umane hanno segnato la storia del nostro paese.
La mostra “Il Radar: una storia Italia”
Nel 1996 a Livorno, Paolo e Roberto Tiberio, figli di Ugo, ritrovano in vecchio baule di famiglia un manoscritto del padre del 1936, in cui si anticipano molti delle basi concettuali e delle soluzioni tecniche dei futuri radar, in particolare del primo radar italiano, il “Gufo”. Il racconto del "manoscritto ritrovato" può essere letto come un flash-back che ci riporta agli anni '30 del secolo scorso e, prima ancora, agli inizi del secolo, a pochi anni dall'invenzione della radio da parte di Guglielmo Marconi. La mostra è un percorso che da quegli anni si sviluppa fino ad oggi. Destano ammirazione i risultati scientifici e tecnologici conseguiti da Ugo Tiberio, ingegnere e ufficiale della Regia Marina, insieme a Nello Carrara, il padre delle microonde: due isolati pionieri della ricerca sul radar in Italia, mentre su questo tema all’estero si confrontavano folti gruppi di scienziati, sostenuti da cospicui supporti economici. Ugo Tiberio e Nello Carrara, realizzando con successo il primo radar, ne hanno posto le basi teoriche e formulato il modello di calcolo della portata. La mostra ripercorre la storia e il progresso scientifico legati a questo strumento, mostrando il grande impatto nello sviluppo industriale che le ricerche sul radar hanno avuto nel nostro Paese. La nascita del radar è una storia toscana, che si svolge principalmente a Livorno, dove Tiberio e Carrara operarono negli anni ’30 del secolo scorso, e a Pisa e Firenze, dove la loro scuola ha prodotto allievi e risultati che hanno tutt'oggi un posto di primo piano nel panorama scientifico e tecnologico. (com)