Firenze – Viene presentato oggi un programma di visite guidate incentrate sulla vicenda umana, storica e scientifica di Galileo Galilei. Il programma non può che rappresentare solo un inizio di percorso fra arte e scienza che parte da Firenze ma si amplia poi in tutta la Toscana ed in molte parti d’Italia.
Il tragitto metaforico tra Santa Croce e Museo Galileo costituisce quindi una base di partenza per un più vasto “itinerario galileiano” sul territorio cittadino, che potrà essere completato in autonomia grazie alle informazioni contenute nel website. primi due grandi steps per entrare nel museo diffuso Galileiano sono costituiti dalla Basilica di Santa Croce e dal Museo Galileo.
Nella Basilica, la raffinata committenza dei francescani, dello Stato e dei privati richiamano per secoli artisti rinomati. In epoca rinascimentale prima, durante gli anni del Granducato poi ed ancora durante il Risorgimento, così Santa Croce non ha mai cessato di essere “luogo di riposo” per innumerevoli uomini illustri. Fra questi, molti sono i personaggi legati alla vicenda storica e umana di Galileo. Nella mappa della Basilica sono indicati i luoghi della loro memoria.
Così troviamo, cronologicamente parlando, la lapide sepolcrale di Francesco Niccolini
(Firenze 1584 Firenze 1650) il quale, durante la permanenza di Galileo a Roma per il processo, lo seguì con grande affetto, fino a offrirsi di sostenere personalmente le spese del suo mantenimento. Nel periodo che seguì la condanna, si prodigò per ottenerne la grazia e, pur non raggiungendo l’obiettivo, riuscì a fargli ottenere il permesso di risiedere a Firenze.
Quasi specularmente è posta la Lapide in ricordo dell’altare Barberini, cioè Papa Urbano VIII, durante il cui pontificato si svolse il processo a Galileo (1633). E , abbastanza nascosta, la Memoria della prima sepoltura di Galileo. Il 9 gennaio 1642, giorno successivo alla morte, il corpo di Galileo, senza cerimonie e alla sola presenza di amici e parenti strettissimi, fu portato in Santa Croce, con una benedizione quasi furtiva per timore che venisse posto il veto alla sepoltura in terra consacrata.
Percorso ancora ricco di rimandi alla vita del grandissimo; la Probabile sepoltura di Virginia Galilei (Suor Maria Celeste), con monumento su progetto di Giulio Foggini. E, nel centro della navata la Lapide pavimentale di Galileo di Giovanni Galilei, opera di maestranze fiorentine(1464-1468, 1596).
Tra arte, storia e scienza, il progetto prosegue in un secondo luogo mitico: il Museo Galileo.
Questo secondo momento è legato a una diversa fase di fruizione: il “museo diffuso” galileiano trova una sua sistematizzazione nell’apposito spazio web dedicato all’iniziativa. Questo luogo virtuale, condiviso dai due enti, consentirà di esplorare le “memorie galileiane” in Santa Croce e gli oggetti del Museo Galileo grazie a schede e approfondimenti sugli strumenti scientifici, sui monumenti sepolcrali della Basilica e sulle biografie dei personaggi coinvolti. Sul sito sarà inoltre disponibile una mappa interattiva dei luoghi di Firenze legati allo scienziato. Il percorso tra Santa Croce e Museo Galileo costituisce quindi una base di partenza per un più vasto “itinerario galileiano” sul territorio cittadino, che potrà essere completato in autonomia grazie alle informazioni contenute nel website.
“Passeggiate galileiane” realizzate all’interno del programma “Buon compleanno Galileo!” (febbraio-marzo 2014). Il percorso attuale rappresenta una versione ampliata e notevolmente arricchita, finalizzata a divulgare le testimonianze storico-scientifiche riflesse nel patrimonio storico-artistico della città.
Prima visita: sabato 30 gennaio 2015, ore 15.00.
Il programma prevede una visita al mese, il sabato pomeriggio.
Website dell’iniziativa: http://mostre.museogalileo.it/galileodueluoghi/
Foto: Galileo Galilei olio su tela di Domenico Tintoretto