Draghi, in evidenza tramvie, stadio e riqualificazioni: “Con il Pnrr possibili trasformazioni dal basso”

Firenze – Giornata intensa per il presidente del consiglio Mario Draghi a Firenze, dove si è recato dapprima allo stabilimento all’Osmannoro, a Sesto Fiorentino (Firenze) della Salvatore Ferragamo, per poi intervenire alla cerimonia di apertura dell’incontro dei Vescovi e Sindaci del Mediterraneo al Convento di Santa Maria Novella a Firenze. Draghi ha poi raggiunto il Teatro Maggio musicale fiorentino dove, presso l’Auditorium della stessa struttura, ha incontrato autorità e stakeholders locali.

Ed è in quest’ultima sede che il presidente del consiglio, dopo gli interventi del sindaco Dario Nardella e del presidente della Regione Eugenio Giani, ha parlato del significato dell Pnrr per Firenze: rafforzare la sua proiezione internazionale e migliorare i servizi per la popolazione. Un intervento che ha chiamato in ballo i cittadini e gli enti locali, in particolare sui punti della mobilità, delle imprese, del turismo. Arriva l’impegno in numeri per la tramvia: “Impieghiamo circa 400 milioni per completare il sistema tramviario di Firenze, che come ha descritto il sindaco, prevede un collegamento diretto con la stazione ferroviaria”.

Un risvolto fondamentale del potenziamento del trasporto cittadino, secondo quanto detto dal premier, è la sua funzionalità nel preservare “il centro storico,  favorendo una migliore convivenza tra residenti e turisti. In questa direzione vanno anche le misure di rigenerazione urbana”. Inoltre, il presidente del consiglio coglie l’occasione per ricordare che Firenze, trasformata molte volte nella sua storia, “ha sempre subito interventi di trasfromazione imposti dall’alto. Il Pnrr dà l’occasione di attuare delle trasformazioni dal basso”, con il contributo delle associazioni e degli enti locali. Il premier vuole anche puntualizzare: “Vogliamo valorizzare i parchi storici, tutelare l’ambiente e il paesaggio, un aspetto fondamentale della bellezza della città. Nello storico quartiere di Campo di Marte, riqualifichiamo lo stadio Artemio Franchi. A questo progetto si aggiungono i lavori che interessano il complesso della scuola Ghiberti- scuola Niccolini, impianto sportivo Legnaia e i progetti sulla qualità dell’abitare”. Inoltre, al di fuori della questione fiorentina e toscana ma confermando ciò che già il Paese stava aspettando, Draghi ribadisce che “è intenzione del Governo non prorogare lo stato d’emergenza oltre il 31 marzo”, elencando i vari step che potrebbero portare il Paese, di fronte al rallentare dell’epidemia, a un graduale ritorno alla normalità. Così, stop a zone colorate, scuole aperte, non più quarantene di contatto, stop alle mascherine all’aperto, fino ad arrivare ad eliminare a poco a poco il sistema del green pass rafforzato.

Del resto, era stato il sindaco Dario Nardella, intervenendo prima del presidente Draghi, a mettere in evidenza le priorità di Firenze: stadio, tramvie, sostegno per la vocazione turistica, artigianale, di formazione internazionale della città. “Un profilo, quello internazionale – ha detto Nardella – che se nella pandemia è stato un handicap, ora può rivelarsi la carta vincente”.

La sintesi, “Il PNRR è un volano di sviluppo fondamentale, capace di attivare quasi 13 mila posti di lavoro nel territorio, ma è necessario semplificare le procedure e aumentare i canali di finanziamento diretto alle città metropolitane”, è l’incipit del sindaco, che insiste: “Dal punto di vista generale, la sfida più grande che riscontriamo nel percorso di attuazione del Piano nazionale è quella delle procedure e delle norme per la progettazione, l’appalto, il controllo, la realizzazione e la rendicontazione delle opere pubbliche”.

I punti cruciali sollevati da Nardella, dunque, riguardano strettamente la città metropolitana:  “Dai cantieri autostradali situati intorno alla città, relativi alla A11 e A1, dove abbiamo fermi progetti esecutivi già varati per un totale di 1 miliardo di investimenti in attesa dello sblocco a livello nazionale della questione di Autostrade; alla stazione dell’AV con il sottoattraversamento di Firenze e all’aeroporto, per il quale è prevista una riqualificazione più che un potenziamento, per consentire la massima funzionalità in condizioni di sicurezza. Su questi progetti confidiamo nel suo personale interessamento e nel supporto del Governo”.

Stadio Franchi, il sindaco ricorda che “a Palazzo Vecchio lunedì 7 marzo presenteremo il progetto vincitore di un concorso internazionale di progettazione per il restauro e la riqualificazione dello Stadio Franchi, considerato un monumento di interesse nazionale, che a sua volta innescherà un progetto di rigenerazione dell’intero quartiere – con più di 80.000 abitanti – di 450 milioni di euro con la nuova tramvia e nuovi spazi pubblici e verdi , servizi e impianti sportivi. A tal proposito ci candideremo per parte di questa riqualificazione a ottenere un finanziamento nell’ambito dei Piani Integrati delle Città Metropolitane già varati dal Ministero dell’Interno per coprire tutto il fabbisogno per la realizzazione del nuovo stadio”.

L’opportunità di aumentare i canali di finanziamento diretto alle città metropolitane è sostenuta da Nardella con i numeri: in queste “si concentra il 36% della popolazione italiana e si produce quasi il 40% del PIL nazionale”.

Infine, il sindaco coglie l’occasione, tramvie a tutto tondo: “Il cuore degli investimenti del PNRR è rappresentato a Firenze dalle tramvie – ha sottolineato Nardella – un sistema di 7 linee, 3 delle quali già realizzate (2 nel mio mandato) per un totale di 1,8 miliardi di euro, di cui quasi 800 milioni completati, rispettando il quadro economico iniziale, cosa per niente scontata negli appalti pubblici in Italia. Grazie al PNRR possiamo realizzare la linea di Bagno a Ripoli, la linea per Campi Bisenzio e, speriamo la linea per Sesto Fiorentino di cui abbiamo parlato ieri con il Ministro Giovannini a Roma. Intanto l’8 marzo inizieranno i lavori della variante della linea che arriva al centro storico da nord. Mentre entro l’anno inizieremo i lavori della linea di Bagno a Ripoli. A seguire la linea 4 per Campi ed entro il 2026 dovremo completare anche la linea per lo Stadio e Rovezzano. A regime, Firenze a livello metropolitano sposterà 80 milioni di passeggeri l’anno con un abbattimento di oltre 30.000 ton di Co2. L’ambiente è la nostra stella polare. Abbiamo già ridotto del 40% le emissioni di Co2 dal 2005 e puntiamo a raggiungere la carbon neutrality nel 2040, con 10 anni di anticipo rispetto agli obiettivi fissati dall’UE, patto che abbiamo condiviso con le altre città europee nell’assemblea di Lipsia di Eurocities. A completamento di tutto il sistema di trasporto pubblico di area metropolitana, abbiamo pronti i progetti per 2 linee di Jumbo Bus, BRT, che raggiungono le aree dove non arrivano né ferrovia né Tramvia. Mi riferisco alla linea Osmannoro – Poggibonsi e alla linea Greve in Chianti – Rovezzano”.

Per quanto riguarda l’intervento di saluto all’incontro Mediterraneo frontiera di Pace, Draghi ha puntualizzato, fra le altre cose, la luce particolare che va accesa sui giovani dell’area, dove la proporzione di ragazze e ragazzi con meno di 15 anni sul totale della popolazione in Medio Oriente e nel Nord Africa “è circa il doppio rispetto alla media dell’Unione Europea” . Ricordando anche che il  tasso di disoccupazione giovanile nella regione “è il più alto al mondo e in alcuni Paesi supera il 40% per le ragazze.Occuparsi del Mediterraneo, vuol dire prima di tutto occuparsi delle nuove generazioni”.  Dunque, investimenti  su scuola e formazione, creando le condizioni per investimenti e posti di lavoro. Altra sottolineatura del presidente Draghi ha riguardato i cambiamenti climatici, particolarmente gravosi nell’area, con tutto ciò che significa a livello di svantaggi ma anche vantaggi, nel senso che ciò impone “di “accelerare nella transizione ecologica, in modo rapido ma sostenibile per cittadini e imprese. Dobbiamo aiutare in particolare i più deboli a sostenerne i costi” .

Infine, la questione dell’immigrazione. Migrazioni  indotte “non solo per opportunità, ma anche per necessità”. Dunque, da parte europea, serve “una gestione condivisa, equilibrata e umana delle migrazioni. Condivisa perché, senza un’assunzione di responsabilità collettiva, l’azione europea non potrà mai essere giusta ed efficace. Equilibrata, perché non basta contrastare i flussi illegali, ma serve curare con attenzione l’accoglienza. E umana, perché non possiamo essere indifferenti rispetto alle sofferenze dei migranti”. Infine, sottolineando che “le autorità religiose svolgono un ruolo fondamentale nel costruire una cultura di dialogo e di ascolto tra culture e fedi diverse”, ecco la riflessione sull’Ucraina: “Gli eventi in Ucraina ci portano a ribadire che le prevaricazioni e i soprusi non devono essere tollerati. Avete scelto di mettere la vostra spiritualità, la vostra profondità di pensiero, al servizio dei più deboli – conclude Draghi rivolto ai Vescovi – ossia il vostro messaggio di pace diventare anche il nostro – e risuonare forte laddove si cerca lo scontro e si rischia la guerra”.

Foto copertina Draghi-Bassetti, da Luca Grillandini

Foto interna Draghi-Nardella, ufficio stampa Comune di Firenze

 

 

 

 

 

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