Dracula e gentiluomo: il cinema perde Christopher Lee

Il cinema inglese e quello di tutto il mondo hanno perso un grande attore: Sir Christopher Frank Carandini Lee conosciuto semplicemente come Christopher Lee. L’attore inglese si è spento domenica alle 8:30 a causa di problemi respiratori e cardiaci per cui era stato ricoverato al Chelsea and Westminster Hospital. La moglie ha deciso di dare la notizia soltanto ieri nel tardo pomeriggio così da poter avvisare la famiglia in forma privata.

Christopher Lee vantava una carriera lunga oltre settant’anni con ben 280 ruoli all’attivo debuttando nel 1948 ne “Il mistero degli specchi” di Terence Young. Nei suoi primi anni di carriera girò oltre trenta film partecipando anche all’Amleto di Sir Laurence Olivier, seppur non accreditato, ma nel 1956 iniziò la collaborazione con la celebre Hammer Films nel ruolo della creatura ne “La maschera di Frankenstein”, due anni dopo interpretò il ruolo più iconico della sua carriera, quello di Dracula il vampiro nell’omonimo film di Terrence Fisher. Con la Hammer lavorò fino al 1973 quando interpretò per l’ultima volta il ruolo del vampiro ne “I satanici riti di Dracula”, sebbene la sua ultima apparizione con il conte romeno è di due anni successiva in “Dracula padre e figlio” del francese Eduard Molinaro. Nel suo ventennio alla Hammer fu celebre il suo rapporto lavorativo con il grande amico Peter Cushing, che spesso si opponeva a Lee nel ruolo del “buono”, oltre che i suoi molteplici ruoli da villain. Proprio la sua propensione ad esplorare il lato oscuro dei suoi personaggi gli valse il nomignolo di “Signore delle tenebre”. Fu anche grande appassionato di occulto di cui conserva una delle più grandi biblioteche private in Inghilterra: oltre dodicimila volumi.

La sua vita è stata avventurosa dentro e fuori lo schermo, fu interprete di innumerevoli ruoli da quello del mostro a quello di cattivo, da avventuriero ad assassino fino allo stregone Saruman nelle trilogia di Peter Jackson “Il signore degli Anelli” tratta dalle opere di J.R.R. Tolkien (Lee è stato l’unico attore ad avere partecipato alle riprese ad avere conosciuto direttamente lo scrittore inglese). Nella seconda Guerra Mondiale fece parte delle Forze Speciali e leggenda vuole che abbia operato come agente segreto per l’OSS, sebbene non abbia mai confermato nulla. Sempre secondo la leggenda si vuole credere che lo scrittore Ian Fleming abbia tratto alcuni spunti per il personaggio di James Bond proprio dalle gesta di Lee sul fronte europeo.

Proprio il regista de “Il Signore degli Anelli” lo ha voluto ricordare con un toccante post sulla sua pagina di Facebook dove ha ricordato il rapporto con l’attore: “Sono stato così fortunato da poter lavorare con Chris per cinque film e non ha mai cessato di stupirmi sul set. Il giorno del mio quarantesimo compleanno ricordo che mi disse (aveva ottant’anni allora) ricordo che mi disse “Sei metà dell’uomo che sono”. Essere metà dell’uomo che fu Christopher Lee è molto più di quanto possa sperare. Era un vero gentiluomo, in un’era che non da più valore ad essi. […] Non ci sarà più un altro Christopher Lee. Ha un posto unico nella storia del cinema e nel cuore di milioni di fan in tutto il mondo. […] Un’icona del cinema è diventata una leggenda“.

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